Panoramica
La via Flaminia, strada consolare di epoca romana che collega Roma a Rimini, attraversa in Umbria meridionale un’area archeologica di importante rilevanza storica. Si tratta dell’antica Carsulae, una città fondata intorno al III secolo a.C. nei pressi dell’odierna Terni e riscoperta durante alcuni scavi archeologici tra il Seicento e il Settecento.
A Carsulae si possono ritrovare oggi i resti di un impianto termale e di uno spazioso foro; particolarmente ben conservati sono poi il teatro e l’anfiteatro cittadino. L’arco di San Damiano, più spostato rispetto agli altri reperti archeologici, segnava l’ingresso settentrionale in città e affascina ancora oggi con le sue possenti geometrie.
Il cardo maximus, ovvero il tratto cittadino della via Flaminia, conserva ancora la sua pavimentazione originale in basoli di pietra calcarea, affiancata da marciapiedi e da un sistema di canalizzazione per il deflusso delle acque piovane. A nord dell’arco monumentale si trovano strutture funerarie. Una delle antiche cisterne romane è stata riconvertita in Antiquarium, uno spazio espositivo che raccoglie frammenti architettonici, intonaci decorati, terrecotte e sculture funerarie, offrendo uno sguardo prezioso sulla vita e sull’arte dell’epoca. Carsulae rappresenta un caso raro di città romana che, dopo essere stata abbandonata, non ha subito sovrapposizioni da parte di insediamenti successivi. Questo ha permesso di preservare in modo eccezionale il suo impianto urbanistico originario.