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Natura
Toscana

La Valdera in Vespa

Tipologia
Percorso in auto
Durata
4 giorni
Numero Tappe
5
Difficoltà
Facile

La Toscana, si sa, offre tantissimi spunti di visita, ma talvolta tirarsi fuori dai sentieri più battuti può lasciare piacevolmente colpiti. È quel che accade nella suggestiva e bucolica Valdera. Estesa fra Pontedera e la piana dell’Arno, le Colline Metallifere e la val di Cecina, la Valdera risale il corso del torrente Era fino a Volterra attraversando distese di uliveti, filari di vigne e frutteti nelle piane. Si viaggia attraverso un paesaggio di morbide colline coperte di fitti boschi, a volte interrotte da pen­dii spogli e franosi, e isolati borghi medievali. Tra la natura intatta e le eredità antiche affiorano, in Valdera, la cultura pop, l’arte contemporanea e una visione futuristica da vedere e conoscere. Sarebbe poi alquanto suggestivo percorrere questo itinerario a bordo di un mezzo iconico come la Vespa Piaggio, in mostra a Pontedera, sede della fabbrica e del Museo Piaggio, prima tappa del viaggio. Ci si sposta poi a Casciana Terme Lari, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, dove dedicarsi al benessere e alla scoperta di un borgo storico, poi a Chianni, scrigno di chiese nascoste e santuari immersi nel bosco. A Lajatico, paese natale di Andrea Bocelli, e infine a Peccioli, paese che ha trovato nuova linfa grazie a collaborazioni virtuose tra abitanti, istituzioni e artisti di livello.

Giorno 1

Pontedera

Pontedera

Un itinerario in Vespa in Valdera non può che cominciare a Pontedera che, oltre a essere la porta d’accesso alla valle, è soprattutto la casa dell’iconico scooter. Si comincia quindi dalla visita del Museo Piaggio, che ha reso Pontedera una vera e propria meta di pellegrinaggio laico per gli irriducibili appassionati della Vespa. Il museo è allestito nell’ex officina attrezzeria del complesso industriale e mette in mostra numerosi esemplari classici e customizzati di Vespa, scooter, Ciao, sidecar, diversi modelli di Ape, il triciclo di uso commerciale, e modelli di moto di altri marchi del gruppo, Aprilia, Gilera, Moto Guzzi.

Pontedera non è, però, solo città di motori, ma anche città d’arte contemporanea dove qua e là si scorgono installazioni permanenti firmate da Pietro Cascella, Nado Canuti e Giò Pomodoro, o murales che animano le strade, come il vivace Muro di Baj. Ancora, si trovano centri espositivi e di aggregazione, come il Museo PALP, all’interno del trecentesco Palazzo Pretorio, e il Centrum Sete Sóis Sete Luas, che accolgono mostre temporanee.

Giorno 2

Casciana Terme Lari

Casciana Terme Lari

Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Casciana Terme Lari è la fusione di due abitati, Casciana Terme e Lari. La prima, ce l‘ha scritto nel nome, è nota per le fonti termali da cui sgorgano acque dalle proprietà terapeutiche alla temperatura di 35,7 °C. Tradizione antica quella del benessere di Casciana, che leggenda vuole risalga al 1100, quando la Contessa Matilde di Canossa (ecco perché l’acqua sorgiva è chiamata Mathelda) scoprì le proprietà benefiche delle acque e diede il primo impulso allo sviluppo termale del luogo. Tuttavia i primi documenti che citano uno stabilimento termale a Casciana Terme sono del 1311 e a volerlo fu Federico I da Montefeltro.

Lari, borgo di origine etrusca, ha conservato bene il suo un impianto originario, con caratteristici vicoli ed edifici stretti l’uno all’altro, ha tre porte d'accesso e si raccoglie intorno alla sua fortezza, il Castello dei Vicari medievale e rifatto dai Medici a inizio '500. Da vedere anche la chiesa di S. Maria Assunta e S. Leonardo, con un’Annunciazione marmorea di Andrea di Francesco Guardi, scultore pisano del ‘400. Lari è la città delle ciliegie, a cui è dedicata una sagra annuale tra maggio e giugno.

Chianni

Chianni

In un paesaggio di boschi di castagni emerge Chianni, risalente al XII secolo e in passato contesa tra Volterra e Pisa prima del dominio di Firenze nel ‘400. Fulcro del paese, è la sua piazza trapezoidale che in estate diventa la quinta scenografica del Chianni Opera Festival e su cui affaccia la chiesa di S. Donato, di cui si hanno notizie dal 1277 e ristrutturata totalmente nel 1812. Proprio nei sotterranei della pieve trova spazio la chiesa della Compagnia della SS. Annunziata, con un ciclo di affreschi del 1739 di Giovanni Battista Tempesti. A pochi chilometri da Chianni, la frazione di Rivalto offre panoramiche vedute che spaziano da Pisa fino a Volterra e, nascosto nei boschi, il santuario della Madonna del Carmine.

Giorno 3

Lajatico

Lajatico

Paese natale di Andrea Bocelli, Lajatico è un piacevole borgo fatto di pochissime case aggrappate a un colle, piccole vie e piazze vivacizzate da murales e installazioni, eredità della rassegna d’arte contemporanea Artinsolite, che vi si svolge ogni estate collateralmente al concerto che Bocelli organizza al Teatro del Silenzio inaugurato nel 2006. Si tratta un palcoscenico naturale, dalle particolari qualità acustiche, immerso nella campagna, con un laghetto orlato in parte da mattoni in granito e da sculture sempre diverse, create appositamente per ogni edizione dello spettacolo da artisti di fama mondiale tra cui Igor Mitoraj, Arnaldo Pomodoro, SCART, Manolo Valdés, Daniele Basso.

Giorno 4

Peccioli

Peccioli

Un borgo dall’impianto medievale, con ripidi vicoli chiamati “chiassi”, un’antica pieve e una torre campanaria, tre musei – il Museo di Palazzo Pretorio con le sue collezioni, il Museo archeologico, e il Museo di arte sacra - oltre a un Centro polivalente che ospita mostre temporanee. Intorno, una campagna, quella delle Serre, fatta di filari di viti, uliveti e cipressi, dove scavi archeologici hanno testimoniato le origini etrusche del luogo, mentre la presenza dei vecchi casolari dei mezzadri sono la dimostrazione del passato rurale dell’area. Un paese che non dimentica certo le sue radici, ma guarda al futuro. Qui è tutto un intreccio tra antico e nuovo, come si evince dalle installazioni di arte contemporanea perfettamente inserite nel tessuto urbano di Peccioli e delle sue frazioni, come, ad esempio, Ghizzano, dove la via di Mezzo è diventata la tela pittorica di David Tremlett, e Legoli, custode del prezioso tabernacolo di Benozzo Gozzoli, e sede del Triangolo Verde , una discarica che da una ventina d’anni è divenuta un rivoluzionario impianto di smaltimento rifiuti e contemporaneamente un contenitore d’arte e attività culturali. È Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

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