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Escursioni

Inverno in Toscana: montagne, terme, borghi e tradizioni culinarie

Cosa fare e dove andare in Toscana in inverno tra neve, benessere, eventi e sapori tipici

3 minuti

Quando arriva l’inverno, la Toscana cambia ritmo. Sulle montagne cadono i primi fiocchi di neve, dalle piscine termali il vapore si alza lento, i borghi si illuminano di fuochi, fiaccole e feste antiche, mentre nelle cucine prendono forma zuppe profumate e ricette che parlano di tradizione.

È una stagione perfetta per chi ama muoversi all’aria aperta, ma anche per chi cerca benessere e comfort in vallate boscose, colline silenziose e paesi che custodiscono riti e sapori senza tempo.

Dove Sciare in Toscana: Lunigiana, Garfagnana e Abetone

Dove Sciare in Toscana: Lunigiana, Garfagnana e Abetone

Sulle montagne della Lunigiana, al passo dei Due Santi, Zum Zeri è un piccolo paradiso invernale: medie e facili, servite da una seggiovia e uno skilift. C’è il campo scuola, la zona baby-parco giochi per il divertimento dei più piccoli sulla neve e ovviamente un caldo rifugio, il Faggio Crociato, dove potersi rifocillare.

Tra Appennino e Alpi Apuane, la Garfagnana propone un comprensorio diffuso che unisce Careggine e il Casone di Profecchia: un’area perfetta per lo sci alpino e per chi ama lo sci nordico, immersi tra castagneti e panorami silenziosi. 

Sulla Montagna Pistoiese, Cutigliano conserva l’atmosfera raccolta di un borgo medievale. Da qui si raggiunge la Doganaccia, con una quindicina di chilometri di piste, impianti di risalita e tracciati per lo sci di fondo. Poco distante si apre l’orizzonte dell’Abetone, una delle stazioni sciistiche più importanti d’Italia nel comprensorio Abetone Val di Luce: 50 chilometri di piste servite da 17 impianti, distribuiti nelle quattro valli della Val di Luce, del Sestaione, dello Scoltenna e della Lima.

Terme Toscane: Relax e Benessere tra Val d’Orcia e Maremma

Terme Toscane: Relax e Benessere tra Val d’Orcia e Maremma

Quando le temperature si abbassano, le terme diventano un rifugio perfetto. 

In Val d’Orcia, le sorgenti termali dialogano con alcuni dei paesaggi più iconici della Toscana. A Bagno Vignoni, la grande vasca al centro della piazza racconta secoli di storia: oggi non è balneabile, ma il borgo ospita tre strutture dove dedicarsi al benessere tra piscine interne, vasche panoramiche e grotte saline.  

Alle pendici del Monte Amiata, Bagni San Filippo nasconde il Fosso Bianco, un torrente che crea vasche e cascatelle naturali tra pareti calcaree bianchissime. 

Nella Costa degli Etruschi, le Terme di Sassetta sgorgano a 51 °C in un contesto immerso nella macchia mediterranea, parte di un grande organismo biodinamico. 

In Maremma, Saturnia custodisce una sorgente millenaria che scorre ininterrottamente da tremila anni a 37,5 °C. Le Cascate del Mulino, così chiamate proprio per la presenza di un antichissimo mulino a lato delle cascatelle, sono terme a cielo aperto con accesso gratuito. Oltre alle celebri cascate, sono presenti due strutture che offrono esperienze terapeutiche e rilassanti personalizzate. 

Borghi toscani invernali: feste, fuochi e tradizioni antiche

Borghi toscani invernali: feste, fuochi e tradizioni antiche

Durante l’inverno molti borghi toscani riscoprono rituali legati al fuoco, alla luce e alla convivialità. 

Buti, tra i boschi del Monte Pisano, il Palio di gennaio affonda le radici nel Seicento. I giorni che precedono la corsa sono dedicati alle funzioni religiose e alle cene di contrada, mentre il paese si riempie del profumo della trippa alla butese, preparata secondo una ricetta che prevede anche carne macinata. 

Pontremoli, uno dei centri più suggestivi della Lunigiana, a gennaio si celebra la Disfida dei Falò: due enormi roghi, dedicati a San Nicolò e San Geminiano, si sfidano in un rito che richiama tradizioni ancestrali legate alla protezione dal freddo e ai conflitti medievali. Settimane di preparativi culminano in una notte illuminata da fiamme altissime. 

Castiglion Fibocchi, ai piedi del Pratomagno, il Carnevale dei Figli di Bocco trasforma il borgo in un teatro diffuso: duecento figuranti sfoggiano costumi preziosi e maschere di cartapesta, accompagnati da spettacoli e sapori locali.

Piatti invernali toscani: zuppe e ricette della tradizione

Piatti invernali toscani: zuppe e ricette della tradizione

In Toscana l’inverno profuma di zuppe fumanti, ognuna legata a un territorio e a una storia diversa. La ribollita racconta la cucina contadina con il suo mix di pane raffermo e cavolo nero, la frantoiana porta in tavola i sapori della Lucchesia, il caldaro, nato come piatto dei pescatori dell’Argentario, valorizza il pescato del giorno e l’acquacotta maremmana unisce erbe spontanee e verdure di stagione. Accanto a queste ricette, la farinata di cavolo nero - preparata con fagioli cannellini e farina di mais - è un comfort food semplice e genuino, da gustare calda, appena fatta, o abbrustolita nei giorni successivi.

Che si scelga la quiete dei borghi, l’energia della montagna o il benessere delle terme, ogni esperienza diventa un modo per vivere l’inverno in tutte le sue sfumature, sincere e sorprendenti.

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