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Mare
sardegna

Villasimius

Un mare dalle mille sfumature, spiaggie dorate di sabbia fine, il profumo della macchia mediterranea e paesaggi indimenticabili.

2 minuti

A circa cinquanta chilometri dal porto di Cagliari e dall'aeroporto di Elmas, nella Sardegna meridionale, si trova Villasimius, una delle località di villeggiatura più famose del Mediterraneo. Il motivo di tanta notorietà è presto detto: il suo litorale offre un concentrato unico di spiagge bianchissime e dorate, un mare cristallino, intensi profumi di mirto, ginepro e ginestra, e una ricettività turistica ritagliata su ogni tipo di esigenza.

Il territorio di Villasimius si estende dalla catena montuosa dei Sette Fratelli sino alle coste del promontorio di Capo Carbonara. Seppure la zona montuosa sia di una bellezza unica - dalla punta più elevata (il monte Minni Minni, raggiungibile a piedi o in bicicletta) è possibile ammirarne a colpo d'occhio il territorio - sono le sue spiagge l'attrazione principale. Le spiagge di Campulongu, di Simius e Porto Giunco sono quelle più note ai bagnanti che vi trascorrono lunghe giornate in famiglia o con gli amici, per praticare la pescaturismo o il surf, prendere la tintarella e nuotare fino al tramonto. A Villasimius c'è l'imbarazzo della scelta: sono ben venti le spiagge distribuite su 32 chilometri di costa dove alloggiare in resort di lusso e in agriturismo, affittare case private o campeggiare. Il centro urbano del paese, che vanta anche un museo archeologico e un porto turistico, si trova a un chilometro e mezzo dalla spiaggia di Simius e d'estate è un susseguirsi di festival musicali, folcloristici ed enogastronomici. Villasimius è infatti nota anche per le sue feste religiose e per la produzione di miele e vini locali, oltre che per i famosi amaretti sardi e le formaggelle.

A Villasimius appartengono anche due isole: l'Isola dei Cavoli, così detta per la presenza endemica del cavolo sardo sulla sua roccia, e l'Isola di Serpentara, un nome che deriva dalla caratteristica forma di serpente del suo lato orientale. Proprio sull'Isola dei Cavoli ogni terza domenica di luglio si svolge un evento suggestivo e spettacolare: una processione di barche riccamente addobbate si dirige verso la statua marina della Vergine protettrice dei marinai, la Madonna del Naufrago e, dopo il lancio di corone di fiori in acqua, una squadra di sub si immerge nei fondali con il prete che recita la messa, diffusa sott'acqua attraverso degli altoparlanti. La zona ha anche un forte interesse storico. Come molte località costiere italiane il suo territorio è costellato di torri difensive erette dagli spagnoli contro gli attacchi arabi e barbareschi ma nell'interno sono molti i resti nuragici a testimonianza delle antiche civiltà che ne abitavano il territorio ben prima dei fenici e dei romani che ne popolarono l'area oggi visitabile con guide turistiche esperte.

La zona di Capo Carbonara, il punto meno piovoso d'Italia, infine, è un'area marina protetta, un paradiso di posidonie oceaniche e habitat del più grande mollusco bivalve del Mediterraneo, la pinna nobilis. La cerchia più esterna è accessibile alle imbarcazioni private senza regole d'ormeggio e vi è possibile praticare anche la pesca subacquea.

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