La Castiglia di Saluzzo
Le molte anime del castello del borgo
Saluzzo è un borgo elegante nel cuore del Piemonte. La sua accogliente struttura medievale è ricca di chiese, antichi palazzi e torri, ed appare così ben conservato che sembra davvero di fare un salto indietro nel tempo fino al XV secolo, quando il Marchesato di Saluzzo manteneva orgoglioso un posto di rilievo in Italia e in Europa. Ma la testimonianza più forte di tutte è offerta dalla Castiglia, la fortificazione che sovrasta il borgo e che tanta parte ha avuto nella vita dei suoi cittadini.
Perché è speciale
Autentica meraviglia nella meraviglia, l’antico castello medievale con la sua storia riflette quella di tutta Saluzzo: dapprima una roccaforte militare, sempre pronta a difendere l’indipendenza del suo borgo, poi dimora signorile, quando ormai si era sotto la dominazione francese, ed infine il degrado e la rinascita come prigione. Una struttura con molte anime, che ancora oggi si rinnova e si adatta ai tempi, facendosi persino spazio espositivo per l’arte contemporanea.
Da non perdere
Purtroppo non è più possibile ammirare la ricchezza degli ambienti nobiliari, andati perduti nel corso del tempo, ma volendo guardare il lato positivo, questa è l’occasione per scoprire un castello diverso, più moderno. Anzi, proprio per aiutarci a cogliere bene la differenza tra antico e contemporaneo, in due ali distinte della struttura sono ospitati due diversi musei: uno sulla Civiltà Cavalleresca, e uno sulla Memoria Carceraria, permettendo di apprezzare la distanza non solo temporale che separa le diverse fasi della vita della Castiglia.
Un po' di storia
Il castello di Saluzzo risale alla fine del XIII secolo, e sarebbe sorto nello stesso punto dove in tempi più remoti c’erano altre fortificazioni. Proprio questo dettaglio sarebbe all’origine dell’inusuale nome «Castiglia»: deriverebbe dal latino «castella» ossia «castelli». Il complesso della Castiglia venne rimaneggiato più volte, soprattutto nelle fasi di passaggio da fortificazione a dimora nobiliare, fase che portò anche ad una sontuosa decorazione degli interni, purtroppo perduta. Dal XVI secolo inizia il declino della Castiglia, che culmina all’inizio del XIX secolo, quando sarà solo l’intervento di cittadini influenti a salvare la struttura dalla demolizione.
Curiosità
Oltre ai due musei, la Castiglia ospita anche la collezione permanente dell’IGAV, Istituto Garuzzo delle Arti Visive, più una sezione dedicata a mostre temporanee e alle sperimentazioni di arte contemporanea. Un impegno così profondo da essere riconosciuto dal MIBAC, che dal 2012 definisce la Castiglia di Saluzzo «Luogo del Contemporaneo».
Credit to: Stefano Merli