I signori di Conzano possedevano un’imponente villa settecentesca, la cui costruzione fu in parte sovrapposta a quella di una fabbrica quattrocentesca. La residenza si trovava nella zona più alta del nucleo storico del paese. A tutt’oggi, non si conosce l’autore dell’opera, ma una lettere scambiata tra Carlo Vidua e l’illustre architetto di Casale Luigi Canina fa pensare ad un suo intervento sulla fabbrica. La maestosità della villa è enfatizzata dalla facciata ornata di logge, mentre gli interni sono ricchi di affreschi, realizzati in gran parte dal pittore Antonio Ivaldi di Acqui, soprannominato il Muto. Uno dei luoghi più suggestivi è il salone "cinese", caratterizzato da scene ambientate in Oriente. Negli anni ’70, la proprietà della villa passò dai nobili signori ad un asilo infantile della parrocchia, per poi diventare di proprietà comunale nel 1996. Restaurata, Villa Vidua è il centro delle iniziative culturali del Comune. Vi si tengono mostre d’arte di alto livello, esposizioni di richiamo e convegni.