La costruzione della cappella della Madonna e del monastero della certosa femminile di Santa Maria di Belmonte, che risale al Duecento, fu il punto di partenza di questo complesso. Nel Quattrocento questo passò alle suore domenicane, mentre nel Seicento venne dato in gestione ai Camaldolesi di San Romualdo, diventando così un luogo di devozione e meta di pellegrinaggi. Accanto alla chiesa medievale, i frati costruirono una nuova chiesa barocca, decorata con dipinti di Giuseppe Dalamano e stucchi di Giuseppe Beltramelli. Nell’Ottocento il complesso venne acquistato da alcuni nobili locali, che arricchirono la struttura con opere di Francesco Gonin. Successivamente, il tutto fu ereditato dalla famiglia Grimaldi, fino a quando fu donato, intorno al 1950, alla Parrocchia di Carmagnola da un intermediario. Purtroppo, durante la Seconda Guerra Mondiale la chiesa abbaziale subì gravi danni, rimanendo a oggi soltanto alcuni resti dell’ambiente sacro.