Panoramica
L’edificio ancora esistente presso il chiostro di sant’Andrea è stato eretto sui resti individuati da M. Staglieno e P. E. Taviani come casa del celebre navigatore genovese, Cristoforo Colombo. Secondo le notizie, l’origine di questa abitazione risalirebbe a quando, nel 1455, il padre di Cristoforo, Domenico, ricevette dai monaci di S. Stefano l’incarico di presidiare la Porta dell’Olivella a Portoria. In quel periodo, la famiglia Colombo aveva in affitto la casa in vico Dritto 37, che aveva una bottega al piano terra dove Domenico, privo di lavoro presso la Porta, svolgeva attività di tessitore e commerciante di vini, e un’altra stanza al piano superiore adibita a cucina.
Durante l’infanzia di Cristoforo, il centro della città conobbe una rapida crescita demografica, che si tradusse con una stratificazione del tessuto urbano. L’edificio antico, comunque, fu ampliato di tre piani solo nel XVIII secolo, come confermato dall’analisi delle travi dei solai eseguita da T. Mannoni, a causa dei danni procurati dal bombardamento francese del 1684.
Nel 1887, a seguito dell’acquisizione dello stabile da parte del Comune, iniziarono i lavori di restauro voluti a Porta Soprana. Dopo la fine dell’800 e gli Anni Trenta del secolo scorso, l’edificio ha subito notevoli trasformazioni, ma è sopravvissuto. Gli scavi archeologici condotti nel 2001 come parte del restauro conservativo hanno evidenziato che al di sotto esistevano fondamenta ancora più antiche rispetto al periodo medioevale.