Dall’aspetto di dimora borghese, il Palazzo Rocca Costaguta è aperto come pinacoteca dal 1987,grazie alla volontà di Giuseppe Rocca e ai lavori di trasformazione precedentemente intrapresi dai Grimaldi. Oggi, visitando il palazzo, è possibile scoprire un percorso diversificato: il museo della città, il museo dell’abitare e la pinacoteca. Quest’ultima espone una varietà di dipinti, in prevalenza riconoscibile come del Seicento genovese e fiammingo: tra questi, "Tre Parche" di Bernardo Strozzi, "San Matteo e l’Angelo" di Valerio Castello, "Giacobbe e Labano" di Bartolomeo Boscaino e il "Paesaggio con la nascita di Adone" attribuito a Frederick Ven Valckenborch. Anche l’arredamento del palazzo è la sintesi di quattro secoli di storia, in cui spiccano la convivenza di diversi stili e le novità tecnologiche. Un esempio è dato proprio dalle cucine in muratura poste al primo piano ammezzato. In virtù di queste caratteristiche, la pinacoteca è soprannominata anche "Museo dell’abitare". Il Palazzo, inoltre, è diventato proprietà dell’amministrazione comunale, dando vita al nome "museo della città": qui sono infatti custoditi reperti provenienti dagli scavi della necropoli romana di Chiavari, e importanti manufatti come il portale cinquecentesco in ardesia proveniente da via Rivarola e la quadreria "P. Torriglia", proveniente dall’omonimo palazzo. Donata da due casate patrizie genovesi, i Torriglia e gli Invrea, questa raccolta è composta da 45 dipinti e una scultura, tra cui "Il sacrificio di Noè" di Gio Benedetto Castiglione detto il Grechetto (1653) e la "Natura morta con cane e selvaggina" di Jan Roos (1630 circa). In più, sono presenti due allegorie di Domenico Piola e Stefano Camogli; le tele"Cristo portacroce" e "Ecce Homo" di Orazio De Ferrari. Protagonisti della collezione sono anche alcuni pittori genovesi come Anton Maria vassallo e Cesare Corte. La raccolta "P. Torriglia", non ancora aperta in via definitiva al pubblico ma disponibile per le scuole, è comunque visionabile su appuntamento con la direzione museale.