La struttura esterna del vecchio teatro di Mercato Saraceno è, ancora oggi, appare in buono stato di conservazione; in origine si stagliava sopra l’antico ponte cinquecentesco sul fiume Savio. Dopo la Seconda guerra mondiale la sua funzione fu stravolta e venne trasformato in un mulino a cilindro, anche se gli abitanti ancora lo chiamano “il teatro vecchio”. L’edificio fu costruito nella seconda metà dell’Ottocento, era di proprietà comunale e non disponeva di palchetti ma di un’unica balconata che si ergeva sulla sala. Come accadeva spesso per i teatri sette-ottocenteschi della Romagna, era utilizzato principalmente da compagnie filodrammatiche locali per lo spettacolo di prosa e operette. Durante eventi speciali, inoltre, veniva usato come sala per balli e feste, oltre che come sede del corpo bandistico e la scuola di musica, attivi fino agli inizi della Seconda guerra mondiale, quando nel teatro, ormai, non si tenevano più spettacoli. Nei primi quindici-venti anni del secolo, inoltre, è stato impiegato come sala di proiezione di film muti, finché non è stato chiuso del tutto. Attualmente, il teatro di Mercato Saraceno è situato in Palazzo Dolcini, reso famoso dall’architetto progettista da cui l’edificio prende il nome. Il palazzo è stato costruito negli anni 1926-1927 secondo i modelli dello stile liberty, inizialmente conosciuto come "Casa del Fascio, una struttura per il tempo libero, che passò in proprietà al comune…" (cit. Mercato). Nel 1960 è stato sede per la scuola di avviamento e la scuola media per circa cinque anni, prima di cadere in stato di abbandono.
All’inizio degli anni Ottanta, l’amministrazione comunale ha iniziato i lavori di recupero diretti dal geom. Domenico Zampa, con lo scopo di di trasformare lo spazio in un Centro Culturale Polivalente, completo di: sala cinema, biblioteca, sala audizioni, spazi per eventi culturali e sportivi. Il tetto è stato ristrutturato ma mantenuto con il manto di copertura originale a tegole. La facciata e i lati sono stati ricostruiti a bugnato, quindi secondo il modello primitivo, con una miscela di cemento bianco, sabbia e materiale vetroso. L’interno era gravemente degradato, ed è stato ristrutturato tenendo conto del progetto originale; il risultato è stato una sala molto ampia e luminosa sormontata da una balconata. Gli effetti di luminosità sono stati evidenziati con l’utilizzo di tonalità di tinteggiatura, nonché da quattro lampadari ricostruiti artigianalmente, ricalcando i modelli originali. Attualmente, all’interno del Centro Culturale Polivalente, il teatro si caratterizza per un’intensa attività, che comprende, tra l’altro: proiezioni cinematografiche, teatro di prosa, teatro ragazzi, concerti di musica classica, conferenze e altro ancora. Qui hanno luogo anche corsi di teatro e spesso vi si esibisce la Pro-loco, che produce anche gli spettacoli. Lo spazio viene periodicamente messo a disposizione anche per prove e allestimenti da parte di compagnie esterne.