La Fondazione Tito Balestra Onlus, istituita nel 1986 al fine di tutelare la raccolta d’arte moderna del poeta e scrittore longianese Tito Balestra (1923-1976), è stata recentemente riaperta al pubblico dopo importanti lavori di restauro. La sua sede è il Castello Malatestiano, di origini longobarde, divenuto residenza dei Malatesta dal 1295 al 1462 per poi passare alla proprietà del pontefice che lo concesse in feudo ai conti Rangoni di Modena sino al 1531; in seguito rimase alla chiesa per poi essere espropriato durante il regno napoleonico. Dopo l’unità d’Italia, il castello venne restaurato e decorato, nella Sala dell’Arengo e in quelle adiacenti, da Giovanni Canepa e Girolamo Bellan e ospitò gli sfollati durante la seconda guerra mondiale. Nel Castello è conservata l’intera collezione di circa duemilatrecento opere pittoriche, grafiche e scultoree. Formatasi durante il periodo in cui Balestra visse a Roma, in contatto con gli ambienti artistici della capitale, la raccolta comprende elementi di grande interesse per la vicenda figurativa italiana del Novecento. Inoltre, la Fondazione detiene uno dei più importanti fondi di opere di Mino Maccari ancora esistenti in Italia. Nelle sale del castello sono esposti i lavori di celebri artisti italiani e stranieri. Ufficialmente riconosciuta nel 1989 e attiva dal 1991, la Fondazione Tito Balestra è nata dalla donazione di 2300 opere effettuata dalla vedova del poeta novecentesco, Anna Maria De Agazio, all’Amministrazione comunale di Longiano. Curata da Flaminio Balestra, la Fondazione lavora con scopi di studio e divulgazione della conoscenza delle arti visive contemporanee e per il continuo incremento della collezione, in particolare della grafica di cui possiede un notevole patrimonio, attraverso l’esposizione permanente, mostre temporanee ed eventi correlati a donazioni e nuove acquisizioni. Il percorso espositivo del museo si snoda sui tre piani del castello, dove si trovano, divisi per settori, le opere di Luciano Bartolini, Massimo Campigli, Pietro Consagra, Filippo de Pisis, Riccardo Francalancia, Renato Guttuso, Mino Maccari, Mario Mafai, Giacomo Manzù, Marino Marini, Mario Sironi, Ardengo Soffici, Antonello Trombadori, Antonio Vangelli, Alberto Sughi, Ottone Rosai, Ennio Morlotti, Giorgio Morandi, Renzo Vespignani, Tono Zancanaro, Francisco Goya y Lucientes, Marc Chagall, Oscar Kokoscha, Ferdinand Leger, Henry Matisse, Georges Rouault, Cy Twombly; nonché un’importante collezione di milleottocento dipinti ad olio ed opere grafiche di Mino Maccari e sculture di Amelio Roccamonte, Pietro Guida, Antonio Mangelli e Ilario Fioravanti e Alan Gattamorta. Al piano seminterrato si svolge l’attività espositiva temporanea della Fondazione, di cui possiamo ricordare la rassegna annuale d’arte, musica e poesia Sagge sono le muse; le mostre "Cuba la isla grande". "Arte società e cultura, Antonio Vangelli. Opere dal 1946 al 1997", "Vanitas vanitatum, & omnia vanita.Il tema della vanità nella pittura e nella scultura italiana contemporanea", "Incisioni di Mino Maccari per “Il Selvaggio” 1924-1943", "Renzo Vespignani. Disegni e incisioni all’acquaforte 1943-1983", "Lalla Romano Pittura Disegni Manoscritti e Documenti", e successivamente l’"Omaggio a Lalla Romano nel centenario della nascita", poi le monografiche dedicate a "Ilario Fioravanti: Ottanta incisioni, Compianto sul Cristo, Sculture Disegni incisioni 1973-1998", la grande retrospettiva sul profilo artistico di Francesco, Gaetano e Rosalba Arcangeli e il continuo ricordo, attraverso diverse iniziative, del poeta Tito Balestra. L’attività è continuata con le esposizione antologiche su "Pirro Cuniberti, Umberto Giovannini, Giuliano Giuliani, Renato Guttuso, Edoardo Sanguineti, Parola immagine musica", ed infine l’ultimo appuntamento della rassegna ciclica "Sagge sono le muse. In viaggio con Michel Butor". Da ricordare anche: "Giovanni Sesto Menghi. La vita e l’arte. Ritrovamenti e scoperte"; "Mario Dondero. Una commedia umana. Ritratti e reportage", la performance - installazione "Lo sdrucciolo cuore che in me è ribelle. Letture da poetesse del Novecento", il ciclo di incontri "Gli artisti di Tito Balestra", "Gian Ruggero Manzoni. L’ombra della parola", "Pierre Leloup / Mylène Besson. Pas de deux. Opere recenti", tutti eventi nell’ambito di "Sagge sono le Muse - intermezzo 2008", "Guido Strazza. Dipinti, disegni, sculture dal 1952 al 2008", "Franco Gentilini. Opere dal 1942 al 1980", "Gianni Cestari. Viaggio senza mappa, tra Ariosto, Coronelli e Rosen", "Il presepe celeste e trenta disegni inediti di Claudio Palmieri", "Ricordo di Toti Scialoja", "Collezione 7x11. La poesia degli artisti", "Venti opere e il presepe dischiuso di Bruno Conte" e "Michel Butor. Ritorno a Longiano".