Grazie a una donazione effettuata dagli eredi di Angelo Masini (1844-1926) al Comune di Forlì, una grande collezione di cimeli e memorie legate alla vita e alle attività del famoso tenore forlivese ha preso vita e dalla fine degli anni sessanta ha trovato casa in alcuni locali al pianterreno di Palazzo Gaddi. A ciò si aggiungono importanti lasciti, depositi e materiale raccolto da Antenore Colonelli sull’attività teatrale in Romagna, arrivando così a possedere un patrimonio di oltre seicentocinquanta oggetti. Nella sala dedicata a Masini sono esibiti diversi ricordi e oggetti relativi ai suoi successi artistici; egli infatti cantò sia nei più famosi teatri italiani che all’Imperiale di San Pietroburgo e in varie città sudamericane. Accanto si trova l’ambiente in cui sono conservati numerosi strumenti musicali, appartenuti a concertisti e musicisti della Romagna o realizzati dalla liuteria locale, tra cui spiccano gli archi creati dalla famiglia Paganini, tra cui un quartetto d’archi su commissione di Angelo Masini. Un’altra parte del museo è dedicata a Maria Farneti (1877-1955), soprano forlivese allieva di Mascagni e raffinata interprete di opera verista. Si continua con una sezione che ricorda il Teatro Comunale di Forlì, inaugurato nel 1776 su progetto di Cosimo Morelli ed ampliato e decorato da Gaetano Capizucchi e Mauro Berti nella prima metà dell’800. Manifesti, locandine e fotografie illustrano la vita del teatro fino alla sua distruzione avvenuta nel 1944. Un’ampia sala è dedicata ai Canterini Romagnoli, fondati all’inizio del Novecento da Cesare Martuzzi, innovativo e raffinato compositore di musica dialettale. Altri spazi del museo sono dedicati a Ines Fronticelli Baldelli, in arte Ines Lidelba, conosciuta per i suoi spettacoli di operetta, e ad Ermete Novelli, grande attore della scena teatrale, del quale sono esposte memorie, copioni, bauli da viaggio e costumi di scena. La collezione di burattini, acquistata dal Comune di Forlì, comprende materiali della tradizione bolognese, modenese e bergamasca, e conta circa un centinaio di burattini e marionette provenienti da mute di Aldo Rizzoli, Demetrio Presini, Bruno Jani, Cesare Maletti, Giorgio Minutoli, Roberto Arbizzani, con abiti creati da Marisa Mandrioli. Tra i pezzi di grande interesse vi sono due teatrini giocattolo con marionette, burattini di legno originari della Val Gardena e quelli di terracotta bolognese, il manifesto rarissimo di Ciro Bertoni e una baracca di burattini completa di scenografie utilizzata da Edgardo Forlai. I materiali sono a disposizione degli studiosi su richiesta.