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Natura
Bologna Montana Art Trail

Bologna Montana Art Trail - Itinerario tra arte e natura

Tipologia
Percorso a piedi
Durata
6 giorni
Numero Tappe
6
Difficoltà
Media

Il Bologna Montana Art Trail è molto più di un semplice sentiero: è un viaggio dentro la bellezza autentica dell’Appennino tosco-emiliano. Lungo circa 100 chilometri, questo percorso tematico attraversa alcuni dei territori più suggestivi dei comuni di Bologna Montana, unendo natura, storia e arte in un’unica esperienza.

Chi ama camminare, pedalare o andare a cavallo troverà qui un itinerario ideale, capace di sorprendere passo dopo passo. Ma il Trail è perfetto anche per chi desidera scoprire le installazioni artistiche con visite più brevi, magari in una sola giornata. La sua struttura versatile lo rende infatti accessibile a tutti, dagli escursionisti più esperti alle famiglie in cerca di un’avventura immersiva tra boschi, crinali e opere che dialogano con il paesaggio.

Il risultato è un percorso che invita a rallentare, osservare e lasciarsi guidare dalla creatività che abita questi luoghi. Un modo nuovo per vivere la montagna bolognese, dove ogni tratto del cammino racconta qualcosa, e ogni sosta diventa occasione per riscoprire il legame tra uomo, territorio e arte.

Da Loiano a Quinzano

Da Loiano a Quinzano

Il Bologna Montana Art Trail nasce nel cuore dell’Appennino bolognese, a Loiano, un borgo tra boschi e scorci che introducono fin da subito il dialogo tra natura e arte contemporanea. Da Piazza Dall’Olio, punto di partenza del percorso, il camminatore si inoltra in un paesaggio che alterna pinete profumate, sentieri sterrati e piccoli centri abitati.

Attraversata pineta, il sentiero conduce a Vezzano e alla sua antica chiesa, custode di un’atmosfera semplice e piena di storia. Proseguendo lungo i tracciati di campagna si raggiungono i pressi di Ca’ de’ Ricci, dove la natura diventa scenografia per Simbiosi, la prima opera di Land Art del percorso. Qui l’arte si intreccia al paesaggio, evocando l’equilibrio profondo tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda.

Il cammino continua in discesa fino al torrente Zena, che si attraversa per poi risalire verso uno dei luoghi più affascinanti dell’Appennino: il Monte delle Formiche. Questo rilievo è celebre per un fenomeno naturale unico, il volo nuziale delle formiche alate che ogni settembre richiama visitatori e curiosi. È un punto del percorso che invita a osservare, ascoltare e lasciarsi sorprendere dalla vitalità del territorio.

Poco più avanti si entra nel Parco Archeologico di Monte Bibele, un’area di straordinario valore storico, immersa tra crinali armoniosi e testimonianze antiche. Qui, tra i resti di un insediamento etrusco-celtico e una necropoli con oltre cento tombe, si incontra la seconda opera del Trail: il Cinghiale Celtico, un omaggio alla forza e al legame ancestrale con la terra, simbolo delle radici culturali di queste montagne.

L’ultima parte della tappa scorre tra colline morbide, boschi luminosi e tratti di sentiero che invitano a rallentare il passo. Si arriva così a Quinzano, piccolo borgo dove arte e natura tornano a fondersi grazie a Pioggia Sonora, un’installazione capace di trasformare vento e pioggia in un paesaggio musicale. È una conclusione poetica, che chiude la giornata con una nota di stupore e armonia.

Il percorso diventa così un’esperienza che unisce storia, creatività e ambiente, offrendo ai visitatori l’occasione di scoprire l’Appennino bolognese attraverso un cammino che è, allo stesso tempo, viaggio fisico ed emozionale.

Parco Archeologico di Monte Bibele
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Maggiori Informazioni

Da Quinzano a Monghidoro

Da Quinzano a Monghidoro

La seconda tappa inizia da Quinzano, dove sulla collina accanto al Centro Civico si incontra subito Libera-Mente, un mezzo volto femminile con una lunga treccia che sembra invitare il viaggiatore a lasciare andare i pensieri e ad aprirsi al cammino. Da qui il percorso si immerge in un paesaggio rurale di grande fascino, fatto di campi coltivati, boschi silenziosi e piccoli borghi che conservano intatto il loro carattere.
La salita accompagna verso località come Le Vigne, Il Poggiolo e Impugnola, da cui si aprono splendidi panorami sulla vallata dell’Idice e sulle pendici del Parco La Martina, un’area naturale ricca di biodiversità e di suggestioni geologiche.

Proseguendo lungo il tracciato si raggiunge La Cartiera dei Benandanti, agriturismo immerso nella natura che ospita Love Bee Valley, un’installazione dedicata al ruolo fondamentale delle api e alla loro relazione con l’uomo e l’ambiente. È un luogo che invita alla pausa, un punto ideale per ricaricare le energie prima di attraversare il fiume Idice ed entrare nel cuore del Parco La Martina. Qui il paesaggio si fa più selvaggio, con calanchi, boschi di roverella e rare formazioni ofiolitiche che raccontano la storia antica di queste montagne.

Tra sentieri e radure si raggiunge il Camping La Martina, dove si trova Baofe’s – Il Soffione, un’opera di Land Art che richiama la leggerezza dei semi trasportati dal vento. Il percorso prosegue poi tra piccoli specchi d’acqua e borghi come Bovolo, Frassineta e Pallerano, quest’ultimo animato da una delle installazioni più recenti del Trail: un monumentale fauno, figura mitologica che sembra emergere dalla foresta per accogliere i passanti.

L’ultima parte della tappa affronta l’ascesa verso Monghidoro, vivace centro montano e crocevia naturale tra Emilia-Romagna e Toscana. Dal Parco del Castellaccio si aprono panorami mozzafiato sui rilievi appenninici e sulla vicina installazione L’Aquila, che celebra la forza del volo e la libertà dello sguardo che si perde oltre le cime.

Tra arte, natura e paesaggi che mutano continuamente, questa tappa del Bologna Montana Art Trail offre un’esperienza immersiva e dinamica, capace di raccontare l’anima autentica dell’Appennino bolognese attraverso un cammino che unisce creatività e bellezza selvaggia.

Da Monghidoro a Castel dell’Alpi

Da Monghidoro a Castel dell’Alpi

La terza tappa del Bologna Montana Art Trail parte dal cuore di Monghidoro, antico borgo dell’Appennino bolognese, e si inoltra tra boschi, crinali e panorami che si aprono a perdita d’occhio. I primi passi conducono accanto al Parco dei Castelletti e alla borgata di Pian dei Grilli, dove la quiete della natura accompagna il ritmo lento del cammino.

Il percorso prosegue tra prati e faggete secolari, passando vicino al Parco Avventura Triton Park e al Rifugio Fantorno, che ospita l’opera Tritone, un richiamo all’elemento dell’acqua e alla vita nascosta dei boschi montani. Continuando a salire si raggiunge la Croce dell’Alpe di Monghidoro, il punto più alto del percorso, 1.230 metri: da qui lo sguardo si apre sulle vallate sottostanti e, nelle giornate limpide, fino alle Alpi.

La discesa regala scorci incantevoli e attraversa luoghi dal fascino antico come il Mulino Mazzone, dove è installata l’opera Famiglia Cervi, Ca’ del Gappa e il pittoresco Mulino Mandrullo, qui il rumore dell’acqua racconta storie di un passato rurale. Costeggiando il fiume Savena, si incontra La Porta delle Sindoni, un’opera che simboleggia il passaggio tra natura e immaginazione.

L’ultimo tratto conduce al lago di Castel dell’Alpi, l’unico bacino naturale dell’Appennino bolognese, nel piccolo comune di San Benedetto Val di Sambro. Qui, tra acque cristalline e foreste silenziose, si trovano installazioni d’arte che dialogano con l’ambiente, come La Spada nella Roccia, simbolo di forza e leggenda.

Immersi tra montagne, arte e panorami spettacolari, si conclude una tappa che unisce natura, creatività e memoria, offrendo un’esperienza autentica nel cuore dell’Appennino bolognese.

Da Castel dell’Alpi a San Benedetto Val di Sambro

Da Castel dell’Alpi a San Benedetto Val di Sambro

La quarta tappa del Bologna Montana Art Trail parte dal suggestivo borgo di Castel dell’Alpi che sorge tra boschi, e si dirige verso sud attraversando il ponte che collega il lago ai sentieri dell’Appennino. Il cammino sale tra abetaie e borgate rurali fino a Malburo, e dove la montagna che accompagna lo sguardo sui crinali circostanti si è sorpresi dall’imponente Iguana Malbura, l’opera di land art lunga oltre 13 metri.

Proseguendo verso il lago della Rioletta, il paesaggio si apre su ampie radure e faggete che conducono a Pian di Balestra, un punto strategico per un panorama di grande fascino. Qui si trovano nuove installazioni di Land Art e l’opera San Giorgio e il Drago, che racconta la leggenda medievale come metafora di coraggio e rinascita. Poco distante sorge la Casa delle Guardie, accogliente rifugio dove sostare prima di proseguire lungo il percorso.

Il sentiero attraversa poi un tratto dell’antica Flaminia Militare, strada romana del 187 a.C., testimone del legame millenario tra questi monti e la storia. Si cammina tra faggete e vallate fino a incontrare zone come Valserena, Faldo, Borgo e Montefredente, dove si ammira l’opera I Mufloni, ispirata alla forza e all’adattabilità della fauna appenninica.

L’ultimo tratto segue il corso del torrente Sambro, costeggiando antichi mulini come quello di Federico e di Giovannino dove è installata l’opera alta oltre 3 metri, Gufo Giovannino, fino a raggiungere San Benedetto Val di Sambro, vivace centro di montagna e conclusione ideale della giornata.

Una tappa che unisce arte, natura e memoria, tra ponti, foreste e installazioni che raccontano l’anima più autentica dell’Appennino bolognese.

Da San Benedetto Val di Sambro a Monzuno

Da San Benedetto Val di Sambro a Monzuno

La quinta tappa del Bologna Montana Art Trail parte dal cuore di San Benedetto Val di Sambro, tra i vicoli del centro storico. l cammino si lascia alle spalle il borgo e sale lungo le colline, immergendosi nel verde dell’Appennino. Dopo un tratto iniziale in salita, si raggiunge il crinale di Monte Venere, uno dei punti panoramici più suggestivi del percorso, dove sorge l’opera Colonne della Memoria, un’installazione che invita alla riflessione sul tempo e sul legame tra passato e paesaggio.

Proseguendo, si attraversa il piccolo borgo di Le Croci, da cui il sentiero scende tra boschi e radure verso Campaduno dove all’ingresso del caratteristico borgo, antico insediamento rurale che conserva l’autentica atmosfera dell’appennino bolognese, è stata installata Neuroni Specchio un’opera densa di valori. Il cammino continua tra borghi e case in pietra, passando per Marizza dove il ritmo si fa più lento e la natura accompagna ogni passo con il suono del vento e dell’acqua.

Nella quiete del Rio Maore si incontra L’Arpa, un’opera di Land Art che trasforma la brezza e il paesaggio in una sinfonia naturale, simbolo perfetto dell’armonia tra arte e ambiente. Si prosegue fino ad arrivare in località Giardino dove emerge dalla boscaglia l’imponente Dea, l’opera che porta con sé una scia di una natura che ritorna. L’ultimo tratto conduce verso il centro di Monzuno, immerso tra colline e boschi, dove si conclude la giornata tra scorci panoramici e l’accoglienza tipica dell’Appennino.

Un percorso che unisce storia, natura e creatività, dove ogni tappa è un dialogo aperto tra l’uomo e la montagna.

Da Monzuno a Loiano

Da Monzuno a Loiano

L’ultima tappa del Bologna Montana Art Trail parte da Piazza Salvo D’Acquisto a Monzuno, segnando l’inizio dell’ultimo tratto di un viaggio che intreccia arte, natura e memoria. Lasciato il centro storico, il cammino segue via Casaglia, dove si incontra subito Madre Natura, un’opera che celebra l’energia vitale della montagna e il legame profondo tra uomo e ambiente.

Il percorso scende verso la località Molinazzo, attraversa il fiume Savena e risale lungo un tratto più impegnativo fino al delizioso borgo di Anconella, piccolo e accogliente, ideale per una pausa rigenerante. Da qui, il sentiero prosegue sul crinale del Passo del Dado, lungo via Panoramica, regalando viste spettacolari sui rilievi appenninici e conducendo all’opera Lupus Lujanes, ispirata alla forza e al mistero del lupo.

Si continua tra borghi e paesaggi pittoreschi come Casoni, Trebbo e Barbarolo, qui si trova la maestosa Lumaca Ribelle, un’opera installata in un luogo panoramico mozzafiato e dove la natura si mostra in tutta la sua bellezza con la Grotta della Memoria e la Cascata delle Colore, luoghi di grande fascino e spiritualità. Più avanti, tra antichi castagneti, si incontrano le installazioni Istrice e La Tela del Ragno, posizionata sul Monte Bastia a 790 metri di altitudine, simbolo di connessione e resilienza.

Il cammino si conclude nel centro di Loiano, punto di partenza e arrivo del percorso ad anello Bologna Montana Art Trail. 

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