Panoramica
In cima alla forra che sovrasta Stiffe, frazione di San Demetrio ne’ Vestini, si aprono grotte immerse nella natura protetta del Parco naturale regionale Sirente-Velino e affacciate su una zona panoramicamente superba: siamo ai margini occidentali della valle dell’Aterno e, dal belvedere poco distante dall’ingresso, lo sguardo plana sulla conca aquilana fino a raggiungere il Gran Sasso. Tecnicamente, si tratta di “grotte di risorgenza”: le percorre infatti un torrente sotterraneo che riemerge in superficie proprio qui, dopo essersi inabissato tra le doline e gli inghiottitoi dell’altopiano delle Rocche.
Nel corso di circa 600 000 anni, la forza del torrente, notevole in inverno, le infiltrazioni, lo stillicidio delle acque e altri fenomeni carsici hanno plasmato una serie di ambienti spettacolari, come la sala del Silenzio e quella della Cascata, la sala delle Concrezioni, ricca di stalattiti e stalagmiti, e il grande antro del Lago Nero. Si tratta di grotte che erano note già ai nostri antenati più lontani, come dimostrano alcuni ritrovamenti archeologici del Neolitico, ma che è possibile visitare solo dal 1991, grazie soprattutto all’impegno del Gruppo Speleologico Aquilano. Si calcola che il corso sotterraneo delle acque misuri circa 3 chilometri e che copra un dislivello di circa 600 metri, ma tuttora il sistema delle grotte di Stiffe mantiene un alone di mistero e ci sono tratti inesplorati. Il percorso turistico misura poco meno di un chilometro e mezzo tra andata e ritorno e consente di ammirare anche una cascata alta circa 20 metri. Attenzione: la temperatura interna è di 9-10 °C, si consigliano abbigliamento e calzature adeguate e, per essere sicuri di poter accedere, è bene prenotare l’ingresso online sul sito ufficiale con buon anticipo.