Panoramica
Era nientemeno che un orfanotrofio, istituito per affrontare il dramma dei bambini abbandonati, gli “Innocenti”. A un’estremità della loggia si vede ancora la ruota, una sorta di acquasantiera dove venivano lasciati i bambini in completo anonimato, come trovatelli offerti alla città. Nonostante questa immagine drammatica, il grande complesso è uno degli esempi più riusciti di architettura civile rinascimentale, con il grande complesso di refettori, chiostri, dormitori. Venne iniziato nel 1419 su progetto di Brunelleschi e concluso da Francesco della Luna. Il porticato è tutto giocato sulle proporzioni: la larghezza degli archi è uguale all’altezza delle colonne e alla profondità della loggia, per un effetto ritmico assicurato. Nel 1487 nei pennacchi degli archi furono inseriti gli iconici tondi in terracotta invetriata di Andrea della Robbia, raffiguranti putti in fasce. All’interno è allestito il Museo degli Innocenti con percorsi tematici. Dalla terrazza del caffè si vede la cupola rossa del Duomo e quella verde della Sinagoga.