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Abbazia di San Vincenzo al Volturno

Panoramica

La celebre Abbazia Benedettina di San Vincenzo al Volturno si trova a circa due chilometri dalle sorgenti del fiume omonimo, situata in un luogo particolarmente favorevole sulla proficua Piana di Rocchetta, protetta dalle catene montuose delle Mainarde e della Meta a ovest e dal massiccio del Matese a sud.

Per quanto riguarda le vicende storiche del monastero, ci è stato fornito un resoconto nel Chronicon Vulturnense, un codice miniato composto nel 1130 da un monaco di nome Giovanni, che a sua volta si era basato su fonti interne del monastero risalenti dall’VIII al XI secolo. Secondo questo documento, l’origine dell’abbazia sarebbe databile all’inizio dell’VIII secolo e sarebbe stata voluta da tre nobili beneventani, Paldo, Taso e Tato, desiderosi di dedicarsi alla vita ascetica. Nelle vicinanze del monastero sono ancora visibili i resti di una chiesa e di un’area sepolcrale risalenti a epoca tardoromana, cioè al V-VI secolo d.C. Un evento fondamentale nella vita della comunità monastica è datato 787, quando Carlo Magno emanò un privilegio con cui assegnava al monastero un’esenzione fiscale e giudiziaria e ne garantiva l’autonomia, con diritto alla scelta dell’abate da parte della comunità stessa, sottraendo il monastero a qualsiasi interferenza esterna. La sua posizione di confine tra il principato longobardo di Benevento e le terre conquistate dai Franchi ne rafforzò l’importanza, come si evince dall’849, quando, a seguito della divisione del principato di Benevento, San Vincenzo al Volturno rimase sotto l’influenza diretta dell’Impero. Nella seconda metà dell’VIII secolo l’abbazia subì l’attacco dei saraceni, che la incendiarono, costringendo i monaci superstiti a ricercare rifugio presso i principi longobardi di Capua. La ricostruzione si ebbe alla fine del X secolo grazie all’intervento degli Imperatori Tedeschi Ottone II e Ottone III. Dopo l’invasione normanna, che rischiò di compromettere la sicurezza del monastero, nel XI secolo esso fu trasferito sulla riva destra del Volturno, in una posizione più difendibile (conosciuta come "San Vincenzo Nuovo"). Nei secoli XIII-XV l’abbazia iniziò a conoscere un periodo di declino e di smembramento delle sue proprietà terriere (estese in Molise, Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), che nel 1699, su volontà dell’ultimo abate Innico Caracciolo, furono trasferite sotto la giurisdizione dell’Abbazia di Montecassino.

Orari

Lunedì
Chiuso
Martedì - Domenica
10:00 am-04:00 pm
Abbazia di San Vincenzo al Volturno
SS158, 86070 Rocchetta a Volturno IS, Italia
Chiama +390865955246 Sito Web

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