Salta il menu
Idea Viaggio
Itinerario di 4 tappe dal porto di Termoli

Il Massiccio del Matese: avventure tra silenzio e natura

Tipologia
Percorso in auto
Durata
3 giorni
Numero Tappe
4
Difficoltà
Facile

Il Parco Nazionale del Matese, un affascinante complesso montuoso, offre un'esperienza unica per immergersi nel silenzio di una natura incontaminata. Questo territorio, caratterizzato da scorci selvaggi, doline e faggete a perdita d’occhio, rappresenta una vera "isola biogeografica" tra due regioni. Il massiccio del Matese, tra i più significativi dell'Appennino Centrale per il suo valore naturalistico e biogeografico, rimane una gemma ancora da scoprire dal punto di vista turistico. La dorsale nord-orientale, che segna il confine tra Campania e Molise, ospita le vette più alte del gruppo montuoso: Monte Miletto (2050 m), La Gallinola (1923 m) e Monte Mutria (1823 m). Le infinite faggete offrono un rifugio fresco anche nelle giornate estive più calde, perfetto per attività all'aria aperta. Trekking ed escursioni in mountain bike sono solo alcune delle esperienze indimenticabili che questo parco ha da offrire. In inverno, le ciaspole diventano il mezzo ideale per esplorare paesaggi incantati, tanto selvaggi da sembrare di essere catapultati in un’altra realtà.  Lungo la Rotta dei Trabocchi, attraccando al porto turistico Marina di San Pietro, si esplora Termoli. Il porto, situato sotto i bastioni del centro storico, è il punto di partenza ideale per esplorare la città e le destinazioni dell'Adriatico centro-meridionale. Ci dirigiamo poi verso Campobasso, città che offre una fusione di storia medievale e eleganza ottocentesca. La parte antica si sviluppa intorno al Castello Monforte, con vicoli tortuosi e case in pietra. Ammira il Museo Provinciale Sannitico e la Cattedrale neoclassica, e passeggia nei giardini della settecentesca Villa De Capoa. Continuiamo il tour a Roccamandolfi, pittoresco centro montano ai piedi del massiccio del Matese, un'oasi di tranquillità al confine tra Molise e Campania. Esplora il borgo storico e le rovine della Rocca, che offrono panorami mozzafiato. Cammina sul Ponte Tibetano e visita la Riserva Naturale del Torrente Callora, un'oasi di biodiversità.  Proseguiamo verso Frosolone, affascinante borgo montano famoso per i formaggi di qualità superiore. Passeggia nelle faggete di Monte Marchetta e Colle dell'Orso, per visitare il Bosco della Grisciata. Frosolone è celebre per le specialità a base di tartufi e il Museo dei Ferri Taglienti. Pratica attività all'aperto come arrampicata, equitazione e ciclismo, prima di tornare al porto turistico Marina di San Pietro. Torniamo con ricordi indimenticabili delle bellezze scoperte lungo la Rotta dei Trabocchi e nell'entroterra molisano, tra panorami spettacolari, storie affascinanti e un'immersione nella natura e nella cultura locale.

Termoli

Termoli

Lungo la Rotta dei Trabocchi, ormeggiare al porto turistico Marina di San Pietro permette di scoprire le bellezze della città di Termoli, che vanta una ricca storia armoniosamente mescolata con la modernità. Il porto, situato sotto i bastioni del centro storico, riparato da tutti i venti e senza risacca all'ormeggio, è inoltre la base ideale per esplorare le principali destinazioni dell'Adriatico centro-meridionale, come le Isole Tremiti, il Promontorio del Gargano, Lastovo, Vieste, Rodi e le isole della Croazia. Esplorare le pittoresche stradine di Termoli significa immergersi in un borgo antico in cui ogni angolo rivela una storia affascinante. Le mura che circondano il centro storico racchiudono piazzette incantevoli e vicoli suggestivi. A poche centinaia di metri dal porto, accanto alla Torretta Belvedere, si apre il grande arco di Porta Nuova, l'ingresso al borgo storico di Termoli. In pochi passi, si arriva a piazza Duomo, il cuore pulsante del borgo antico, circondata da edifici pittoreschi e di grande valore storico. Tra questi, spiccano la cattedrale di Santa Maria della Purificazione, la chiesa di Sant’Anna e il Palazzo della Casa Episcopale, che offre l’opportunità di esplorare la Termoli sotterranea. Percorrendo il vicolo del Duomo e superato il palazzo Figliola, si raggiunge il minuscolo vicolo Rejecelle, la stradina più stretta di Termoli. Da qui, un breve tratto della Passeggiata Panoramica conduce al Castello Svevo, simbolo indiscusso della città. Il castello domina il paesaggio e offre una vista mozzafiato sul lungomare. Dal Castello, si consiglia di percorrere la passeggiata panoramica di Termoli, ovvero via Federico II di Svevia, che si snoda intorno al borgo antico a circa 20 metri di altezza, regalando panorami spettacolari, oppure di scendere verso la parte moderna della città e il lungomare Cristoforo Colombo. Questo lungomare, che si estende verso Nord, inizia costeggiando la spiaggia di S. Antonio e offre un'ulteriore passeggiata panoramica pedonale: la via dei Trabucchi, che passa accanto al Trabucco di Celestino, una delle antiche macchine da pesca che caratterizzano la costa molisana e abruzzese.

Campobasso

Campobasso

Lasciando il mare Adriatico alle spalle, il viaggio nell’entroterra molisano porta a Campobasso, città che offre una fusione di storia medievale e eleganza ottocentesca.  La parte antica, con origini medievali, si sviluppa sul pendio di un colle sovrastato dal suggestivo Castello Monforte. Il centro storico si dispiega intorno al castello, con vicoli e scalinate tortuose fiancheggiate da case in pietra spesso aventi caratteristici cortiletti interni. I portali decorati con stemmi nobiliari e figure allegoriche aggiungono un tocco di fascino al paesaggio urbano. La parte moderna della città, risalente al XIX secolo e nota come centro murattiano, si estende in piano e rappresenta un esempio tipico dello sviluppo urbanistico del periodo, con un impianto ortogonale che ha valso a Campobasso il soprannome di "città giardino". Il Museo Provinciale Sannitico, situato nel magnifico palazzo Mazzarotta, offre una preziosa collezione di reperti sannitici.  Su piazza Gabriele Pepe si affacciano edifici di notevole rilevanza, come il Convitto "Mario Pagano" con il suo ricco giardino botanico, il Palazzo del Governo e la Cattedrale neoclassica, impreziosita dagli affreschi di Amedeo Trivisonno e Romeo Musa. Accanto alla Cattedrale, il Teatro Savoia, con la sua facciata Liberty e gli interni affrescati da Arnaldo de Lisio, offre un tocco di eleganza artistica. La settecentesca Villa De Capoa, con il suo giardino all'italiana che si estende su quasi 16.000 m², è uno dei luoghi più suggestivi della città. Durante la festività del Corpus Domini, le strade del centro si animano con la Processione dei Misteri, dove 13 "macchine" animate da attori in costume "sospesi" nell'aria grazie a particolari strutture metalliche, realizzate nel 1748 dall'artista campobassano Paolo Saverio Di Zinno, creano uno spettacolo unico e affascinante.

Roccamandolfi

Roccamandolfi

Il secondo giorno del viaggio conduce alla scoperta di Roccamandolfi. Immerso in un paesaggio di boschi e pianure, questo pittoresco centro montano, ai piedi del maestoso massiccio del Matese, si erge come un'oasi di tranquillità al confine tra Molise e Campania. Nel tragitto verso Roccamandolfi, con una piccola deviazione, non perdete l’occasione di visitare Saepinum, parco archeologico straordinario dove il passato e il presente convivono armoniosamente. Il centro storico di Roccamandolfi, con le sue antiche abitazioni arroccate intorno alla chiesa di San Giacomo Maggiore, racconta storie millenarie. Lungo le vie del borgo, si incontrano testimonianze del passato, come le quattro misure circolari in pietra viva perfettamente levigata e corrispondenti al "tomolo" al "mezzetto" al "quarto" ed alla "misura", unità di misura per granaglie ancora in uso nel paese. La storia risorgimentale di Roccamandolfi si intreccia con il fenomeno del brigantaggio, evocato nel suggestivo Centro di Documentazione sul Brigantaggio, arricchito da proiezioni 2D-3D. Una passeggiata nel borgo rivela tappe significative, tra cui la Statua del Brigante. Le rovine della Rocca, che sovrastano il borgo dall'inaccessibile colle, offrono panorami mozzafiato, mentre il Campitello di Roccamandolfi e i sentieri del versante settentrionale del Matese invitano a escursioni indimenticabili. Lungo i sentieri si possono ammirare paesaggi spettacolari fino a 2050 metri sul livello del mare, con una vista che spazia dal Golfo di Napoli alle Isole Tremiti oltre a fantastiche grotte (Grotta del Fumo, Grotta delle Ciavole) e cascate, come quella del Rio. Per gli amanti dell'avventura, il Ponte Tibetano regala emozioni uniche, permettendo di camminare ad alta quota tra le imponenti pareti rocciose.  La natura selvaggia della Riserva Naturale del Torrente Callora, uno dei numerosi “Valloni del Matese”, incastonata nel versante nord del Matese, completa l'esperienza, offrendo un'oasi di biodiversità poco antropizzata da esplorare.

Frosolone

Frosolone

Ritornando verso Termoli, una sosta a Frosolone è d'obbligo. Questo affascinante borgo montano, a circa 900 metri di altitudine, è immerso in un paesaggio naturale incontaminato, tra alberi secolari, stagni e suggestive rocce bianche. Le faggete di Monte Marchetta e Colle dell'Orso ospitano faggi rigogliosi oltre i mille metri. Il Bosco della Grisciata, ricco di ciclamini, bucaneve e prelibati funghi, è popolato da fauna selvatica come lupi, cinghiali e volpi. Frosolone è celebre per i suoi formaggi e latticini di qualità superiore, oltre che per le specialità a base di tartufi bianchi e neri. Il borgo, incluso nella lista dei Borghi più belli d’Italia, è perfetto per gli amanti delle attività all'aperto, offrendo possibilità per il volo libero, l'arrampicata, l'equitazione e le escursioni in bicicletta. Non mancano impianti sportivi per pallavolo, basket, calcio e tennis. Da non perdere, il Museo dei Ferri Taglienti che espone una collezione di storici utensili locali, simbolo dell'artigianato tradizionale. Proseguendo sulla strada statale 618, incontriamo il Castello di Torella del Sannio ed il Castello d'Evoli di Castropignano. Il Castello di Torella del Sannio, risalente al XIII secolo, si erge maestoso con le sue torri merlate, offrendo una vista panoramica sulle colline circostanti. Poco distante, il Castello d'Evoli di Castropignano, costruito nel XIV secolo su una precedente fortificazione sannita, è situato su un costone roccioso che domina un suggestivo paesaggio. Questo castello ha avuto un ruolo cruciale per quasi duemila anni come presidio sul tratturo Lucera-Castel di Sangro. Entrambi i castelli rappresentano simboli di un passato ricco di storia e cultura, perfetti per chi desidera immergersi nell'atmosfera di epoche lontane prima del rientro al porto turistico Marina di San Pietro.

Ops! C'è stato un problema con la condivisione. Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.