Partenza dalla Basilica dell’Addolorata di Castelpetroso, cuore spirituale del Molise

L’itinerario, che si snoda lungo strade a bassa percorrenza nelle province di Isernia e Campobasso, collega due importanti centri di culto: si parte dalla Basilica Minore dell’Addolorata di Castelpetroso, protettrice del Molise, e si arriva al Santuario della Madonna della Libera di Cercemaggiore.Nel caso del luogo di culto di partenza a Castelpertoso, si tratta di un santuario simile a un castello, costruito nell’Ottocento in stile neogotico con le offerte degli emigrati molisani, nel luogo in cui apparve per più volte la Madonna. Da qui, si scende verso Santa Maria del Molise pedalando tra diversi corsi d’acqua e alcuni mulini completamente ristrutturati. La ciclovia dell’Acqua prosegue fino a Cantalupo del Sannio e Bojano, dove si trova il Museo Civico del Palazzo Colagrosso. Salendo verso San Polo Matese, caratteristico paese noto per un importante presepe vivente, vi immergerete in una fitta e rigogliosa vegetazione. La strada continua fino a Campochiaro, un piccolo borgo incastonato nel verde dove sorge la Torre Angioina del XIII secolo.
Arrivo a Cercemaggiore davanti al Santuario di Santa Maria della Libera

Dopo una breve sosta, l’itinerario prosegue in discesa nell’ultima parte che attraversa la Riserva Naturale Oasi WWF di Guardiaregia-Campochiario, una delle oasi più selvagge gestite dal WWF in Italia che protegge 3.135 ettari di boschi e aree carsiche. Proseguendo, si arriva al Parco Archeologico di Sepino, in cui sorgono le rovine dell’antica città di Saepinum, la “piccola Pompei” del Molise nella località di Altilia. Gli ultimi chilometri in bicicletta vi porteranno a San Giuliano del Sannio per terminare poi il percorso a Cercemaggiore davanti al Santuario di Santa Maria della Libera, uno dei complessi religiosi più visitati della regione.