Panoramica
Il Castello Monforte domina Campobasso dall’alto del colle omonimo, a quasi 800 metri di altitudine, offrendo una vista panoramica sulla città e sul paesaggio molisano. La sua forma è compatta e regolare, con una pianta quadrata, torri cilindriche agli angoli e un corpo centrale rettangolare. Le spesse mura e le strette aperture difensive rivelano chiaramente la sua vocazione militare.
Le aperture sono poche e di forma quadrata, distribuite con ordine lungo le pareti, mentre la sommità è decorata con merli di stile guelfo. All’interno si trova un ampio cortile aperto, dove sono ancora visibili resti di scale e suddivisioni strutturali. Dal 1937, una delle sale è stata trasformata in memoriale dedicato ai caduti, arricchito da elementi in ferro battuto.
Le origini del castello non sono del tutto certe: alcuni lo fanno risalire all’epoca normanna, mentre altri lo collegano al conte Nicola II Monforte, detto Cola, che lo fece restaurare nel 1459 dopo un violento terremoto. La famiglia Monforte-Gambatesa ebbe un ruolo centrale nella storia della città nel corso del XIV secolo. Il conte Cola, figura di spicco, fu protagonista delle lotte tra Angioini e Aragonesi e persino coniò moneta con il titolo “Nicolaus Comes Campibassi”.
Il castello era parte di un sistema difensivo più ampio, collegato a una doppia cinta muraria con torri e percorsi per le pattuglie. Le mura si estendevano lungo le attuali vie Marconi, Orefici e Viale del Castello. Le sei porte che un tempo davano accesso alla città sono oggi raffigurate nello stemma comunale.
Oggi il Castello Monforte è aperto ai visitatori tutto l’anno. Dalla sua sommità si può ammirare un panorama mozzafiato che spazia dalle colline circostanti fino al Massiccio del Matese, nelle giornate più limpide. A pochi passi dal castello si trova la Chiesa di Santa Maria Maggiore, anch’essa di origine medievale, che arricchisce ulteriormente il fascino storico del luogo.