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Enogastronomia
Sulle tracce del cibo degli Dei

Tutti i mieli delle Marche: viaggio tra i borghi votati all’apicoltura

Tipologia
Percorso in auto
Durata
3 giorni
Numero Tappe
6
Difficoltà
Facile

I mieli marchigiani sono noti per i loro profumi tipici, derivanti dalla fioritura di diverse piante, come acacia, castagno, sulla, lupinella ed erba medica. In particolare, i mieli millefiori sono particolarmente apprezzati. 

Visitare gli apiari e le fioriture che circondano i borghi marchigiani votati alla produzione di miele nelle Marche, assistere alla smielatura, farsi guidare nell’assaggio dei diversi mieli per distinguerne gusti e profumi, sono solo alcune delle attività che potrete fare durante il vostro tour alla scoperta di varietà e zone di produzione dei mieli regionali.

Per gli antichi Greci il miele era considerato il “cibo degli dei” e Pitagora lo raccomandava come alimento per una vita lunga e in salute mentre i Romani lo utilizzavano come dolcificante, conservante alimentare, base per salse agrodolci e per la produzione di idromele e di birra.

Ancora oggi i mieli marchigiani rappresentano un autentico tesoro naturale, ricco di proprietà benefiche che contribuiscono al benessere dell’organismo. La loro varietà e qualità testimoniano l'eccellenza delle api e del territorio marchigiano, rendendoli un prezioso alleato per uno stile di vita sano e naturale.

Giorno 1

Belforte all’Isauro, terra di mieli di confine

Belforte all’Isauro, terra di mieli di confine

La prima tappa del tour più dolce delle Marche parte da Belforte all’Isauro, comune in Provincia di Pesaro e Urbino, arroccato attorno al suo maniero medioevale, sul confine tra la regione Marche e quella Toscana. Incastonato tra la Toscana e le Marche, può essere considerato la porta del Montefeltro per chi proviene dalla Massa Trabaria e dall’Umbria. Ultimo paese della Provincia di Pesaro Urbino, sorge sulla riva sinistra del fiume Foglia. Singolare il paesaggio che si può ammirare da qui, circondato da una corona di colline con vista del Monte Carpegna. 

Mondavio, rievocazioni storiche al profumo di miele

Mondavio, rievocazioni storiche al profumo di miele

Proseguendo il tour, restando in Provincia di Pesaro e Urbino, si fa tappa a Mondavio, antico borgo che vanta un centro storico fra i meglio conservati delle Marche, racchiuso in una cinta muraria che si estende per 780 metri di lunghezza e rientra tra "I Borghi più belli d'Italia" e “Paesi Bandiera Arancione”. 

Giorno 2

Matelica e il suo vino al miele

Matelica e il suo vino al miele

Lasciata alle spalle Mondavio, il viaggio prosegue in direzione di Matelica, in provincia di Macerata, conosciuta come la "Città del Miele".

Montelupone e il suo mercatino di Natale dedicato al miele

Montelupone e il suo mercatino di Natale dedicato al miele

Quarta tappa del viaggio alla scoperta del miele è Montelupone, borgo collinare a pochi chilometri da Macerata, noto per la produzione di miele millefiori che ogni anno ad agosto viene celebrato attraverso l’evento “ApiMarche”, Mostra Mercato di Apicoltura, Ambiente e Agricoltura durante il quale viene anche consegnato il premio qualità dedicato ai migliori mieli marchigiani.

Giorno 3

Amandola, Regina dei Sibillini e del miele

Amandola, Regina dei Sibillini e del miele

Il viaggio prosegue nella provincia di Fermo, in direzione di Amandola, piccolo centro medievale situato sul versante orientale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Il paese deve il suo nome alla pianta del mandorlo che un tempo doveva primeggiare nella zona e rappresenta uno dei più importanti centri storico-culturali dei Monti Sibillini.

Castignano, tra miele e Templari

Castignano, tra miele e Templari

Per l’ultima tappa di questo viaggio, si prosegue verso Castignano, in Provincia di Ascoli Piceno, è costruito sul più alto di cinque colli gemelli che sorgono tra l'alta valle del Tesino e la testata del torrente Chifenti, circondato da suggestivi calanchi scoscesi. Dalla piazza in cima al paese si gode di un magnifico panorama che spazia dal Conero ai Sibillini, al Gran Sasso, alla Maiella, fino al mare.

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