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Arte e cultura
In bici nelle Marche

Da Sassoferrato a Visso, le Marche in bicicletta attraverso meraviglie naturali

Tipologia
Percorso in bici
Durata
7 giorni
Numero Tappe
7
Difficoltà
Medio

Il percorso che vi proponiamo attraversa le Marche dal Parco Regionale del Monte Cucco a quello Naturale dei Sibillini, tra rocce carsiche e sorgenti sulfuree, salite e storiche architetture, fino a raggiungere Visso, uno dei borghi più belli d’Italia. Un itinerario di circa 330 chilometri da percorrere in sella alla vostra bicicletta in 7 giorni per 7 tappe emozionanti.

Giorno 1

San Vittore e la sua Abbazia

San Vittore e la sua Abbazia

Si parte dal Parco Regionale del Monte Cucco. Imboccando la Strada Provinciale Arceviese, pedalate lungo il fiume Sentino, fino all’antico paese di Sassoferrato, il cui borgo sorge a 300 metri di altezza, il rione castello circa 100 metri più su. Seguite le anse del fiume fino al Parco Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, splendido esempio di roccia carsica, e sorpassate il paesino di Genga. Affrontate la prima salita incrociando San Vittore e approfittatene per visitare la sua bellissima Abbazia, una delle chiese romaniche più importanti dell’intera regione. Da qui potete ammirare anche il ponte romano, che si contraddistingue per la sua torre di difesa medievale, dalla forma quadrangolare e lo stile romanico-gotico.

Giorno 2

Castelli di Jesi, le terre del vino

Castelli di Jesi, le terre del vino

Salendo su una strada sterrata, ammirate paesini incastonati nelle montagne e superate Ponte San Giovanni, di appena 23 abitanti. Giunti a Trivio, prendete la SP 14/2 e pedalate agevolmente per 12 chilometri, per poi immettervi sulla SP9. Sostate a Montecarotto, borgo medievale ricco di palazzi storici e di artigianato d’eccellenza, sede della Scuola di costruttori di Orologi da torre e di quella di costruttori di Organi per chiese. Siete in zona Castelli di Jesi, terra di vini, tra cui il bianco DOC Verdicchio di Jesi. Attraversate Montemarcello, Belvedere Ostrense e Morro d’Alba, famosa per il suo vino rosso Lacrima.

Giorno 3

Polverigi, la città delle streghe

Polverigi, la città delle streghe

Immettendovi sulla SP2, fate una deviazione verso il mare è passate per Polverigi, il paese delle streghe. Nel piccolo borgo fortificato, durante la settembrina Notte delle Streghe, il centro storico si trasforma in un castello incantato, le cantine e i giardini in antri paurosi, laboratori occulti e cimiteri misteriosi.

Giorno 4

Ancona, antica città greca

Ancona, antica città greca

Prendete la SP 6 e, dopo un saliscendi sulle colline, oltrepassate Sappanico e Candia e arrivate nel capoluogo marchigiano. Siete ad Ancona, città fondata dai Greci di Siracusa nel IV secolo a.C. e resa gloriosa dall’imperatore Traiano, come testimonia l’arco a lui dedicato. Pedalando lungo il porto ecco la Mole Vanvitelliana, lazzaretto a pianta pentagonale costruito per la quarantena di persone e merci provenienti dal mare, oggi convertito in uno spazio per eventi culturali. Da Porta Pia seguite la pista ciclabile fino al duomo di San Ciriaco, che domina dall’alto del Colle Guasco. Poi il Corso Garibaldi, che conduce in piazza Cavour, il Comune ex Casa del Fascio, Viale della Vittoria e il monumento ai caduti sulla spiaggia del Passetto. Scendete fino al mare, per ammirare le grotte scavate dai pescatori nei primi del Novecento, per riparare le loro imbarcazioni e se stessi dalla calura estiva.

Giorno 5

Sirolo, perla del Conero

Sirolo, perla del Conero

Uscendo dalla città, costeggiate il mare, tra scorci a picco sulla scogliera del Conero. Superata la spiaggia rocciosa di Portonovo, salite per pochi tornanti fino al piccolo borgo del Poggio. Lasciate la costa per un breve tratto in ripida discesa, poi di nuovo su verso Camerano e il suo grande campanile. Tornati verso la strada del Conero raggiungete la perla di Sirolo, antico borgo affacciato sulle spiagge della Riviera.

Giorno 6

Tolentino, una sosta godereccia

Tolentino, una sosta godereccia

Proseguendo lungo la costa, superate il porto e il lungomare di Numana, deviate sul fiume Musone e salite fino a Loreto: il suo Santuario è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo e ospita la reliquia della “Santa Casa” di Nazareth. A colpi di pedalate sulla SP 62 raggiungete Recanati, città balcone tra la costa e l’entroterra e luogo natio di Leopardi. Un susseguirsi di salite e discese sui fianchi delle colline vi porta ad attraversare caratteristici paesini, come Montefano e Filottrano, fino a Tolentino, a circa 100 chilometri dalla costa. Godetevi una sosta per visitare le testimonianze artistiche dell’era picena e romana e per sorseggiare le locali birre artigianali e i vini, con un panino gourmet o un tagliere prelibato.

Giorno 7

Visso, l’arrivo dopo salite tortuose

Visso, l’arrivo dopo salite tortuose

Da Tolentino affrontate la parte più montuosa dell’intero percorso: il Parco Naturale dei Sibillini. Salendo raggiungete la valle del Fiastrone e la diga costruita sull’omonimo fiume, che forma il bacino lacustre più grande delle Marche: il Lago di Fiastra, dove assaggiare il famoso panino alla porchetta e fare un rigenerante bagno. Salite attraverso il paesino medievale Bolognola, fino alla stazione sciistica di Sasso Tetto. Ancora 11 chilometri e siete al Valico della Maddalena, a quota 1454 metri. Passate dalla SP 115 alla tortuosa SP 66 in direzione Val Nerina, fino ad arrivare a Visso, meta finale del vostro itinerario.

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