Panoramica
La Riserva Naturale delle Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo, situata in Valcamonica (provincia di Brescia), è tra i più vasti e importanti complessi archeologici europei dedicati all’arte rupestre preistorica.
Estesa su circa 300 ettari, la riserva comprende oltre 500 superfici rocciose incise, distribuite in 25 aree archeologiche. Le incisioni coprono un arco temporale che va dal V millennio a.C. fino all’età moderna, e raffigurano scene di caccia, figure umane, animali, armi, simboli religiosi e motivi geometrici. Di particolare rilievo sono le rappresentazioni dell’età del Bronzo e quelle influenzate dalla cultura etrusca, che mostrano guerrieri stilizzati e segni rituali.
Il paesaggio in cui si inserisce la riserva è quello della media montagna, caratterizzato da boschi misti di cerro, tiglio, acero, castagno, betulla e nocciolo, che rendono l’esperienza di visita immersiva e suggestiva.
I percorsi escursionistici, ben segnalati, si snodano tra i comuni di Nadro di Ceto (area Foppe), Cimbergo (Campanine) e Paspardo (Plas, Capitello, In Vall, Sottolaiolo), offrendo un viaggio affascinante tra natura e archeologia.
Il principale punto di accesso è il Museo Didattico di Nadro, che offre informazioni, biglietteria, audioguide, bookshop e servizi per i visitatori. All’interno della riserva si trovano anche ricostruzioni didattiche come una capanna neolitica, una abitazione retica e una simulazione di scavo archeologico, pensate per coinvolgere scuole e famiglie.
Le incisioni rupestri della Valcamonica sono state riconosciute come Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO nel 1979, diventando la prima iscrizione italiana nella lista.