Panoramica
Nel 1625, il Cardinale Ruffo di Calabria, Legato Pontificio di Ferrara, incaricò l’Architetto romano Tommaso Mattei di edificare una Villa e due fabbricati annessi, destinati ad ospitare i servizi rustici. Successivamente, dopo l’Unità d’Italia, uno dei due corpi laterali venne trasformato in teatrino in onore della Maria Wadman Massari, appassionata di canto.
La facciata dell’edificio conserva ancora le caratteristiche dell’antica progettazione, completata da una statua centrale. La sala interna è decorata con affreschi al soffitto e una parete colorata con putti e maschere, dove spicca il ritratto di Maria Wadman intenta a cantare l’Aida. Putti e festoni adornano i ritratti di illustri compositori. Infine, sulla parete di fondo - in condizioni precarie - è presente una costruzione di legno e tela dipinta in finto marmo, che era la volta destinata al palchetto d’onore. Ora il teatrino è inutilizzato, essendo stato utilizzato fino a tempi recenti come deposito.