Panoramica
Il Museo della Memoria di Ferramonti, situato a Tarsia, in Calabria, è un luogo profondamente simbolico, nato per ricordare e far conoscere la realtà del più esteso campo di internamento fascista costruito in Italia. La sua apertura nel 2004 è il risultato di un attento lavoro di restauro e ricostruzione storica, volto a dare voce alle esperienze di chi visse in quel luogo durante gli anni più bui del Novecento.
Il campo fu realizzato nel 1940, in una zona strategica, e si estendeva su una superficie di circa 160.000 metri quadrati. La struttura, composta da numerosi capannoni bianchi disposti a ferro di cavallo, ospitava dormitori, cucine e spazi comuni. I primi ad essere internati furono ebrei stranieri, presenti in Italia per motivi di studio o lavoro, ma con il tempo vi furono trasferiti anche ebrei italiani, oppositori del regime, profughi politici e persino cittadini cinesi.
Con l’arrivo delle famiglie, il campo assunse una dimensione quasi comunitaria: vennero creati servizi educativi e spazi assistenziali, segno di una volontà di resistere e mantenere una parvenza di normalità nonostante le condizioni di reclusione.
Oggi, il museo conserva una vasta raccolta di materiali storici, tra cui fotografie, documenti ufficiali, lettere, oggetti personali e schede di identificazione. Il percorso si snoda anche attraverso gli edifici originali, restaurati per offrire al visitatore un’esperienza coinvolgente e toccante, capace di trasmettere la complessità e l’umanità di quel contesto.
Più che un semplice spazio espositivo, Ferramonti è un luogo di memoria, pensato per stimolare la riflessione sul passato e promuovere una coscienza storica che possa contribuire a costruire un futuro più giusto e consapevole.