Panoramica
La Chiesa di Santa Maria dei Bianchi a Città della Pieve è un edificio di grande rilievo storico e artistico, strettamente legato alla Confraternita dei Disciplinati, conosciuti come “Bianchi” per il colore delle loro vesti. Le sue origini risalgono al XIII secolo, quando l’oratorio era annesso a un piccolo ospedale lungo la Via del Casalino, destinato all’accoglienza di pellegrini e malati. Nel tempo, grazie a donazioni e lasciti, la confraternita riuscì ad ampliare le proprie attività, sia sul piano religioso che assistenziale.
Nel 1504, la confraternita affidò al celebre pittore Pietro Vannucci, noto come Il Perugino, la realizzazione dell’Adorazione dei Magi, un affresco che ancora oggi decora la parete di fondo dell’oratorio. L’opera, tra le più articolate e ricche del maestro, rappresenta la scena come un fastoso corteo cavalleresco, ambientato in un paesaggio ampio e idealizzato, ispirato alle vedute umbre verso il Trasimeno e la Val di Chiana. Le figure, eleganti e vestite con abiti che richiamano l’antichità classica, creano un’atmosfera che unisce spiritualità e raffinatezza rinascimentale.
L’oratorio presenta una pianta rettangolare quasi quadrata, con volta a vela e arcate laterali poggiate su paraste di ordine composito. Ai lati dell’altare si aprono due piccole porte che conducono alla sacrestia, collegata alla chiesa vera e propria. Quest’ultima, costruita nel XVIII secolo per rispondere alla necessità di uno spazio più ampio durante le celebrazioni solenni, è composta da una navata unica con abside quadrata, suddivisa in tre campate. Le pareti ospitano nicchie con altari, mentre l’architettura interna è caratterizzata da volte a crociera e volte a botte lunettate, decorate in stile composito.
La facciata principale, in laterizio a vista, è scandita da un doppio ordine architettonico toscano con lesene e termina con un timpano ornato da volute. Il portale d’ingresso è incorniciato da nicchie semicircolari pensate per ospitare statue, mentre una finestra rettangolare sovrasta il portale, completando armoniosamente la composizione architettonica.