Volterra
Non c’è luogo suggestivo quanto Volterra, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, per accendere fantasie noir. La potete scorgere dal basso fra la val di Cecina e la val d’Era, solitaria e torva, che domina il passaggio “tra il nuovo e il vecchio continente”. Così scrive la fantasista Meyer nel secondo libro della saga “Twilight”, catturata dalle Balze che si estendono fuori le mura: una vasta voragine causata dalle frane del suolo argilloso, che nel tempo ha ingoiato con bocca famelica chiese, monasteri, cimiteri, casali. Un panorama inquietante che ben si presta alla creazione di un altrove quasi distopico.
La Meyer nel libro ha ambientato la trama del secondo capitolo a Volterra, “città di vento e di macigno” per dirla con D’Annunzio. Tuttavia, per ragioni legate alla sceneggiatura, le riprese si sono svolte nella vicina Montepulciano, altrettanto suggestiva. A Volterra la scrittrice pone la base del temuto clan dei Volturi, che abitano una città sotterranea segreta.
Tra stretti vicoli e anfratti, raggiungete palazzo dei Priori del 1208, tra i municipi più antichi della Toscana; visitate il Duomo con le opere d’arte di Benozzo Gozzoli, Mino da Fiesole e Andrea della Robbia, la Pinacoteca e Museo civico, e il Museo etrusco «Mario Guarnacci», con oltre 600 urne cinerarie in tufo, alabastro e terracotta, del V-VI secolo a.C.
Dopo una sosta in via Matteotti, tra le vie più suggestive del quartiere medievale, perdetevi nei paesaggi che si aprono da Porta S. Felice, uno dei sei antichi accessi del borgo: nella luce soffusa potete ritrovare le scenografie naturali che hanno fatto da sfondo alle peripezie di Edward e Bella e al loro improbabile amore.
Montepulciano
In meno di due ore, attraverso la SS68 e la SS715, raggiungete Montepulciano, patria del Vino Nobile, sangue della terra, e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, a dominio del sottostante piano della Chiana.
Siete nel meraviglioso paesaggio della Valdichiana senese a un passo dalla Val d’Orcia, Patrimonio UNESCO, e dal borgo che ha dato vita al film.
Volate come vampiri alla Fortezza e da lì a piazza Grande, cinta da nobili edifici come il Duomo e il palazzo Comunale, rivivendo la scena di Bella che corre incontro a Edward. È proprio qui, infatti, che il vampiro è pronto a svelare sotto gli occhi di tutti i cittadini, vestiti con cappe rosse, la sua vera natura, convinto che Bella sia morta. Dalla disperazione, come un tormentato Romeo, vuole fare la stessa fine attirando a sé la punizione dei Volturi. La giornata è significativa: la città sta festeggiando il santo patrono che nella finzione del romanzo è san Marco, anche se in verità i patroni sono i santi Giusto e Clemente. Tuttavia san Marco, come spiega Alice all’umana, secondo una leggenda, 15 secoli prima avrebbe scacciato i vampiri da Volterra e sarebbe morto martire in Romania (ma che in realtà non lasciò mai la città, anche se grazie a lui nacquero le superstizioni circa l’aglio e le croci).
Davanti al palazzo della Pretura scorgerete un pozzo rinascimentale ornato da due leoni: vi rammenterà sicuramente la fontana che Bella attraversa per raggiungere l’amato (appositamente costruita in legno e cartapesta, larga 7 metri, e smantellata una volta terminate le riprese).
Immergetevi tra viuzze e slarghi, come il vicolo della Concordia e piazza delle Erbe, storica sede del mercato e delle attività commerciali della città cinquecentesca, in cui Bella corre a perdifiato per arrivare in tempo a salvare il suo amore. Dirigetevi al tempio di S. Biagio, cinto dalla campagna e dai sentieri che incoronano le inquadrature di “New Moon”. Per esempio quella in cui, salendo sui colli di Montepulciano con la sua Spider gialla, la vampira Alice Cullen, dice: “Ecco Volterra””, magicamente trasformata in Montepulciano. Le creature notturne, lo sapete, giocano brutti scherzi.
Il sentiero del Nobile
Non potete lasciare il set di Montepulciano con l’invisibile squadra di vampiri (sì, l’invisibilità è una delle loro doti), se prima non sperimentate il sentiero del Nobile, che prende il nome dal Vino Nobile di Montepulciano DOCG. Rigorosamente rosso, come piace ai nostri protagonisti, è il prodotto più idoneo a sugellare la vostra amicizia con le paurose creature della notte, nate dalla fantasia di Stephenie Meyer e materializzate dal regista Chris Weitz.
Il percorso si sviluppa per 18 chilometri sulle colline di vigneti, regalandovi una piacevole sgambata o una biciclettata, ma soprattutto un assaggio dell’antico nettare, da secoli dominatore del territorio.
Partite dal santuario di S. Agnese a Montepulciano e costeggiando il tempio di S. Biagio giungete al lago di Montepulciano. Percorrete la discesa verso la Valdichiana, lungo la zona delle celebri Balze, e proseguite in direzione Cervognano, che si apre ai vigneti del Nobile. Entrate ora nel Bosco delle Cerraie, attrezzato con tavoli per picnic: con un minuscolo tracciato vi conduce alla Madonna del Cerro, un’edicola di mattoni con un’immagine sacra. Una volta ristorati, attraversate la SP 326 per tornare indietro, anche se sarà difficile staccarvi dalle vigne, dalle colline, dal borgo: un patrimonio sovrumano di bellezza, che vive 24 ore al giorno, non solo di notte come i vampiri