Panoramica
Il Villaggio Ipogeo di Sant’Antioco, conosciuto come Is Gruttas, è un luogo straordinario che racconta una lunga storia di adattamento umano. Situato nel centro dell’antica città di Sulky, questo insediamento sotterraneo ha origine dal riutilizzo di tombe puniche, scavate nella roccia tra il VI e il III secolo a.C., che in epoca moderna sono state trasformate in abitazioni.
Dopo un lungo periodo di abbandono, causato dalle frequenti incursioni piratesche, l’isola fu oggetto di un progetto di ripopolamento promosso da autorità religiose e civili. Le famiglie più indigenti, attratte dalla possibilità di ricevere terre coltivabili, tornarono a stabilirsi sull’isola e trovarono rifugio nelle camere funerarie scavate nella roccia, adattandole a una nuova funzione abitativa.
Questi spazi vennero modificati con l’aggiunta di elementi funzionali come camini, forni, letti in muratura, e arredati con oggetti semplici, spesso realizzati con materiali poveri come la palma nana intrecciata. Le grotte offrivano un ambiente naturalmente temperato, ideale per affrontare sia il caldo estivo che il freddo invernale. Questo tipo di abitazione fu utilizzato fino agli anni ’70 del Novecento, quando gli ultimi residenti furono trasferiti in case moderne. Gli abitanti di queste grotte venivano chiamati “gruttaiusu”, un termine che ancora oggi evoca una memoria collettiva di vita umile ma dignitosa.
Attualmente, il villaggio fa parte del Parco Storico Archeologico di Sant’Antioco e offre ai visitatori un’esperienza coinvolgente: alcune grotte sono state ricostruite fedelmente, con arredi e oggetti originali, per permettere di comprendere come si viveva in quegli spazi. Il sito è un raro esempio di continuità d’uso tra epoche diverse e rappresenta una testimonianza concreta della capacità di adattamento delle comunità locali in contesti difficili.