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Castello dei Maginulfo

Panoramica

Chiamato anche Rocca Magenula, il castello dei Maginulfo diede origine e nome a Roccamandolfi. Più precisamente, è ciò che rimane di quel complesso architettonico: un insieme di rovine imponenti dal fascino romantico, a coronamento di una rupe che si solleva fino a 1080 metri di quota. Il castello venne fondato nel X secolo dai longobardi Maginulfo, ma l’impianto originario fu modificato dai Normanni, che lo ampliarono facendone uno dei castelli più celebri e robusti della regione: anche per questa ragione, alla fine del XII secolo, il Castello dei Maginulfo divenne particolarmente inviso ai nuovi sovrani svevi, che intendevano ridurre il potere dei nobili locali e prendere il controllo dei loro feudi. Attorno al 1195 fu assediato una prima volta da Enrico VI per stanare il ribelle Ruggero di Mandra, conte di Molise che qui aveva trovato rifugio. Nel 1220 fu l’imperatore Federico II in persona a ordinarne la distruzione, ma anche il nuovo conte Tommaso da Celano si rifiutò di obbedire e si asserragliò all’interno, tenendo in scacco le armate del potente nemico. Solo nel 1223 l’imperatore ebbe la meglio: i suoi uomini si accanirono allora sulle robuste mura e sulle 5 torri difensive del castello, una delle quali era più alta e possente delle altre, e ne devastarono l’interno, a partire dal piano con le abitazioni dei conti, del quale non resta traccia. Dalle rovine si comprende come l’impianto seguisse la morfologia della rupe, con l’ingresso preceduto da una rampa e le mura del lato nord affacciate su uno strapiombo.

Castello dei Maginulfo

86092 Roccamandolfi IS, Italia

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