Verezzi

La storia di Verezzi è legata a una leggenda, che ancora circola per il borgo, narrata a mezza voce, come un segreto: si racconta che i pirati saraceni si innamorarono di questa terra e, pur di non lasciarla, abbandonarono i loro traffici e si stabilirono a vivere qui. Una cosa è sicuramente vera, in questa storia: la bellezza del borgo e del suo mare, l’incanto di un paese dove i ritmi sono quelli di un tempo, un paese che entra nel cuore di chi viene a scoprirlo.

Il borgo “saraceno” riunisce, infatti, quattro diverse borgate (Poggio, piazza, Roccaro, Crosa), caratterizzate da costruzioni in pietra rosa collegate dalle caratteristiche crêuze, stretti carruggi, mulattiere e stradine, un tempo destinate ai muli e ai carri.

E se il paese guarda il mare dall’alto, Borgio, sulla costa, il mare ce l’ha nell’anima, in ogni gesto della sua gente, nella musicalità delle voci.

Da non perdere, poi, il Festival Teatrale che ogni anno trasforma il piccolo borgo in un palcoscenico a cielo aperto, quando le prime nazionali faranno tappa qui, nella piazza di S. Agostino a balcone sul mare, sotto le stelle, a un passo dalle onde.