 
                    Panoramica
A breve distanza dalla basilica di San Sebastiano fuori le mura il mausoleo delle Fosse Ardeatine ricorda le vittime civili massacrate da un reparto di militari tedeschi il 24 marzo del 1944, dopo l’uccisione da parte dei partigiani romani di 33 soldati tedeschi in via Rasella, a due passi dal palazzo del Quirinale. 
335 cittadini vennero fucilati all’interno di una cava di pozzolana lungo la via Ardeatina, i corpi accatastati e nascosti. Oltre a un toccante sacrario, il mausoleo include un’esposizione permanente dedicata alla storia romana durante la Seconda guerra mondiale.
Si tratta di una sala espositiva che accoglie i visitatori con una raccolta di documenti storici, fotografie e oggetti originali che raccontano la vicenda della Resistenza romana e i tragici eventi che si susseguirono tra l’8 settembre 1943 e il 4 giugno 1944. Il mausoleo è anche un importante luogo di raccoglimento, dove si svolgono cerimonie civili e religiose in memoria delle vittime. La sua architettura sobria ed essenziale, priva di orpelli, contribuisce a creare un’atmosfera di profondo rispetto, rendendo questo spazio uno dei più intensi simboli della memoria storica italiana e della lotta per la libertà.
All’ingresso del mausoleo si apre una maestosa cancellata in bronzo, realizzata dallo scultore Mirko Basaldella, che attraverso un linguaggio espressionista riesce a trasmettere in modo potente il dolore e l’orrore legati alla strage. Le forme contorte e drammatiche dell’opera evocano con forza il trauma collettivo vissuto in quel luogo.