Panoramica
Su un’altura tufacea alle pendici dei monti della Tolfa, raggiunta da una stradina di campagna che si stacca da una provinciale immersa nel verde, il castello di Rota, circondato da una manciata di case disabitate, è stato più volte sfruttato come location dal cinema italiano: tra i film più celebri ambientati qui figurano pietre miliari come Il sorpasso (1962) di Dino Risi e Non ci resta che piangere (1984) di Massimo Troisi e Roberto Benigni. Ben tenuto dagli attuali proprietari, il castello e il suo borghetto sono rimasti cristallizzati al XVI secolo, quando era conteso in virtù delle vicine miniere di allume. Il complesso è composto dal castello cinquecentesco con un’ala tappezzata di edera e, all’interno, pregiati affreschi, da una porta d’accesso al borgo costituita da un arco a tutto sesto, dalla chiesetta sconsacrata cinque-secentesca di S. Gerolamo e dalle abitazioni risalenti al XII secolo di pertinenza del castello. Oltre che per le affascinanti vestigia del passato, questo borgo immerso nel nulla incanta per i panorami e per il silenzio nel quale è avvolto.
00059 Rota RM, Italia