Panoramica
Il Museo Diocesano di Santa Severina, nato nel 1998 grazie all’iniziativa di Mons. Giuseppe Agostino e alla cura di Mons. Giuseppe Misiti, si trova all’interno del Palazzo Arcivescovile, in una posizione centrale e suggestiva: affacciato su Piazza Campo, accanto alla Cattedrale e di fronte al Castello. Questo insieme di edifici costituisce un vero e proprio centro culturale di riferimento per la Calabria e il Sud Italia, che comprende anche la Biblioteca Storica Diocesana e l’Archivio Storico Diocesano.
Il museo propone un viaggio attraverso la storia religiosa e artistica del territorio, con opere che spaziano dall’Alto Medioevo fino al Novecento. Le collezioni esposte – tra cui dipinti, sculture, arredi sacri, paramenti liturgici e oggetti rituali – raccontano l’evoluzione dei riti ecclesiastici e offrono uno sguardo sulla produzione artistica locale.
L’allestimento è organizzato in sezioni tematiche, ciascuna legata da fili conduttori storici e iconografici. Una delle aree più affascinanti è quella che documenta lo sviluppo urbanistico e architettonico della città, con particolare attenzione alla Cattedrale e al Battistero. Qui si trovano reperti marmorei emersi durante recenti restauri, come un capitello bizantino e un frammento scultoreo del XIII secolo.
Grande rilievo è dato alla arte orafa e argentaria, con il prezioso Tesoro della Cattedrale, tra i più importanti della regione. Tra gli oggetti più significativi si distinguono un fermaglio di piviale in oro e smalti risalente all’epoca angioina, uno spillone liturgico realizzato da un argentiere napoletano per Mons. Carlo Berlingieri, e il braccio reliquiario di Sant’Anastasia, composto da elementi del XVII e XVIII secolo, insieme a una statua d’argento della santa datata 1792.
La sezione dedicata alla pittura ospita opere del Seicento e Settecento, tra cui una tela di Fabrizio Santafede, copie da Correggio e van Dyck, e lavori di artisti locali come Francesco Giordano e Domenico Leto. Le sculture includono frammenti del Seicento e raffigurazioni di San Michele Arcangelo, tra cui una statua realizzata nel 1837 da Vincenzo Zaffino.
Completano il percorso museale i paramenti liturgici, realizzati con tessuti pregiati come damaschi, velluti, sete catanzarese, veneziane e lionesi, molti dei quali sono perfettamente conservati e identificabili grazie agli stemmi vescovili.
Una sezione è infine dedicata all’archeologia del territorio, arricchita dalla donazione dello storico Francesco De Luca, che comprende reperti protostorici, monete antiche e enkolpia bizantini, offrendo un ulteriore sguardo sulla memoria storica della regione.