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Borghi
UMBRIA

Viaggio alla scoperta di Rasiglia, la “Piccola Venezia dell’Umbria”, e dintorni

Tipologia
Percorso in bus
Numero Tappe
3
Difficoltà
Facile

Visitare Rasiglia - conosciuta anche come la Piccola Venezia dell'Umbria o Borgo dei Ruscelli - e dintorni, lascerà ammutoliti gli amanti dei borghi nascosti d’Italia o degli itinerari insoliti. Nel cuore della Valnerina in provincia di Perugia, protetta dalle montagne del folignate, si presenta in un ambiente fiabesco: un borgo medievale a 600 metri di altezza adagiato sull’acqua tanto da meritarsi, negli anni, il soprannome di Piccola Venezia dell’Umbria. Da percorrere insieme a familiari, amici o anche da soli, sembrerà di viaggiare indietro nel tempo, tra vecchie case a mattoncini, sentieri ricchi di vegetazione e le colline che quasi sembrano decorare l’orizzonte. Il tutto contrassegnato da un comune denominatore: l’assoluta continua presenza, visiva e sonora, dell’acqua! 

Un viaggio da fare, tra auto, camper o in moto, ma consigliabile da farsi a tappe di 3 giorni con un bus turistico. Raggiunta Rasiglia, va praticato un turismo “lento” negli spostamenti ma molto vivace tra esperienzialità e sensazioni.

Un itinerario per accontentare tutti: viaggiatori avventurosi o desiderosi di pace, cultori del cibo, sognatori, razionali, amanti del turismo culturale e dell’ecoturismo ma anche e soprattutto per appassionati di storia e natura. 

Nei giochi d’acqua di Rasiglia

Nei giochi d’acqua di Rasiglia

Partendo dal centro dell’itinerario, Rasiglia, lungo la statale 319 sellanese, con lo zaino sulla spalla ci si prepara a una giornata da vivere a piedi alla scoperta dei luoghi. Entrando nel paese si incontra subito il Ponte Romano; edificato in pietra nel III° secolo a.C. il ponte attraversa il fiume Menotre offrendo una vista mozzafiato sulla natura circostante. Da qui si risale fino alla fonte del fiume, nella piazza principale del borgo. Al centro un’antica fontana ancora funzionante e principale fonte di rifornimento idrico del paese fino al XVIII secolo, decorata con un bellissimo mosaico in ceramica. Proseguendo, è consigliabile una tappa al Mulino ad acqua della Rocchetta. Risalente al XVIII secolo sono ancora visibili le antiche macine e le vecchie attrezzature usate per la lavorazione del grano. Più  avanti il Museo delle Acque. Situato nell’ambito dell’ex chiesa di San Salvatore, si possono ammirare in esposizione un’ampia collezione di antichi oggetti e attrezzature utilizzate per la gestione delle acque nel territorio umbro. Fino ad arrivare sul sentiero del Menotre che, seguendo il corso del fiume, offre una splendida panoramica sulla natura circostante oltre che sulle altre meraviglie del borgo, decisamente imperdibili.

Gli scorci suggestivi di Trevi

Gli scorci suggestivi di Trevi

Seconda tappa a Trevi, borgo medievale nel cuore della Valle Umbra, a pochi chilometri da Spoleto. Il centro storico si sviluppa intorno  al Palazzo Comunale e alla Chiesa di San Francesco che conserva, al suo interno, un ricco panorama di affreschi. Ma la vera bellezza del borgo è nelle strette vie lastricate, nelle case in pietra e nei tanti scorci suggestivi, capaci di regalare sensazioni di pace e tranquillità. Da Trevi si parte alla volta del Monte Serrone, attraverso un sentiero che, immerso nella natura, permette di raggiungere un punto panoramico dalla vista mozzafiato sulla Valle Umbra e i Monti Martani. Ma Trevi è famosa anche per la produzione di olio d'oliva e una visita alla Cooperativa Agricola "Hortus Olei", è quasi d’obbligo permettendo di scoprire i segreti di un olio biologico d’eccellenza, prodotto senza uso di sostanze chimiche. 

Fonti del Clitunno

Fonti del Clitunno

Terza e ultima tappa sarà alle Fonti del Clitunno, incantevole luogo alle porte di Trevi. Escursione perfetta sia per gli amanti della natura che della storia, le Fonti sono un complesso di sorgenti naturali che alimentano un piccolo fiume che scorre nella zona limitrofa. Tutto intorno una lussureggiante vegetazione con boschi di pioppi, salici e piante di alloro. Un ambiente naturale dichiarato riserva naturale nel 1971. La bellezza delle Fonti del Clitunno affascinò anche l’antica Roma, che qui costruì uno dei templi più importanti dedicati al Dio Clitunno. Ancora oggi sono visibili i resti del tempio con imponenti archi e colonne di marmo. Durante l'escursione è consigliata la visita alle sorgenti seguendo il corso fiume. In estate poi è possibile fare il bagno nelle fresche acque delle Fonti. Altra attrazione da non perdere è quella dei tanti mulini ad acqua presenti che tuttora usano il corso del fiume per macinare il grano e produrre farina. Molti di questi mulini sono restaurati e visitabili. Un'escursione adatta a tutti e vera immersione, tra natura e storia, dell'Umbria. 

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