Panoramica
L’Isola dell’Asinara, gioiello della Sardegna nord-occidentale, non è solo un paradiso naturale ma anche un tesoro storico e archeologico da esplorare. Con una superficie di circa 52 km² e una storia che abbraccia millenni, l’isola ha attratto l’interesse degli archeologi subacquei per le sue testimonianze sommerse e terrestri. Scopriamo insieme le meraviglie che questa terra, circondata dalle acque cristalline del Mar Mediterraneo, conserva gelosamente.
Flora e Fauna Terrestre
La vegetazione dell’Asinara è un altro tesoro da preservare. Dominata dalla macchia mediterranea, ospita specie endemiche come il limonio dell’Asinara e l’astragalo di Terracciano, che sono esempi viventi della biodiversità dell’isola. La gestione conservativa del Parco Nazionale dell’Asinara ha permesso la ripresa di molte specie vegetali e animali, rendendo l’isola non solo un santuario storico ma anche un ambiente naturale prezioso.
Migliaia di frammenti sul fondo del mare
È a Cala Reale il sito archeologico sommerso più importante dell’Asinara. Ad appena 8 metri di profondità si conservano infatti i resti di una nave commerciale romana, salpata da un porto atlantico della Penisola Iberica, oltre Gibilterra, e naufragata con un carico di anfore di garum e conserve di pesce. La scoperta del sito avvenne nel 1995, ad opera dell’allora direttore del penitenziario attivo sull’isola; da quel momento più campagne archeologiche hanno permesso di studiare e conoscere nei dettagli l’antico relitto, datato al IV secolo d.C.; molti materiali sono stati trasferiti al Museo Archeologico di Porto Torres, ma moltissimi altri sono ancora sul fondo del mare, spostati di circa 200 metri dall’originario luogo di rinvenimento per evitare il continuo danneggiamento a causa del traffico navale.
Un relitto moderno: il Sogliola
Un peschereccio moderno, varato nel 1924 e entrato a far parte, durante la Seconda Guerra Mondiale, della X Flottiglia MAS, affondato da un sottomarino inglese il 2 maggio del 1943, giace a 50 metri di profondità in eccezionale stato di conservazione. La recente scoperta del relitto ha arricchito ulteriormente il repertorio di naufragi conosciuti intorno all’isola dell’Asinara.
Negli abissi, una leggenda: il relitto della Roma
La Regia Nave Roma, corazzata italiana da 44.000 tonnellate, orgoglio della Marina durante la Seconda Guerra Mondiale, riposa a oltre 1000 metri di profondità, non lontano dall’Asinara. Non visitabile per ovvie ragioni, il relitto, rinvenuto in anni recenti, è un vero sacrario del mare, e custodisce la memoria degli oltre 1350 marinai periti nel naufragio a seguito di un bombardamento tedesco.