Costumi tradizionali, cavalli, corsa alla stella, pariglie e antichi rituali: questa è Sa Sartiglia. Non possiamo definirla semplicemente una giostra cavalleresca, perché Sa Sartiglia è molto di più!
Storia, tradizione, folklore, sono solo alcuni degli aspetti di cui è intrisa questa antica tradizione che ogni anno per Carnevale anima la città di Oristano: c'è emozione, condivisione, e orgoglio di un popolo con un forte senso di appartenenza che, in occasione della Sartiglia, vive dei punti altissimi di unione.
Sa Sartiglia, la manifestazione più importante di Oristano, risale a tempi molto antichi, anche se, solo dal xv secolo sono presenti testimonianze scritte. La città, divisa nelle due fazioni, i Gremi dei contadini e dei falegnami, si sfida nella giostra della corsa alla stella. Le fasi principali di questo evento sono: la vestistione, la corsa alla stella, le pariglie, la svestistione. La vestizione del fantino, Su Componidori, segue un rito antico, quasi religioso: delle fanciulle, Massaieddas, guidate dalla Massaia Manna, gli cuciono addosso l'abito tradizionale. Dal momento in cui finisce la vestizione egli non potrà più mettere i piedi in terra e, dal tavolo sul quale è stato vestito, monta direttamente in sella al cavallo per non scendere fino a sera per, l'altrettanto emozionante, rito della svestizione. La Corsa alla Stella, che consiste in una corsa al galoppo dei cavalieri per cogliere la stella in acciaio sospesa al centro della pista è la fase più conosciuta. Su Componidori è primo fantino a tentare di cogliere la stella al galoppo. il bersaglio.
Nei due giorni della manifestazione cortei e sfilate percorrono la città e le pariglie, squadre di cavalieri, si esibiscono in coreografie acrobatiche sui loro destrieri.
Un evento, Sa Sartiglia, che ci parla del passato e ci aiuta a comprendere, nel presente, l'amore viscerale che lega l'uomo alla sua terra e alle sue tradizioni.
Tra un bicchiere di vernaccia e l'altro, è un Carnevale da brivido.
Foto: Archivio Fondazione di Oristano