Panoramica
Nel cuore del quartiere medievale di San Pellegrino, a Viterbo, si trova il Museo del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, un luogo profondamente radicato nella tradizione cittadina e nella devozione popolare. Ospitato in un edificio storico donato dal Comune al Sodalizio nel 1978, il museo è stato aperto al pubblico nel 1994 e oggi rappresenta un punto di riferimento per chi desidera scoprire da vicino la storia e il significato della celebre Macchina di Santa Rosa, simbolo identitario della città.
Il percorso museale si sviluppa su due livelli. Al piano terra, i visitatori possono ammirare una serie di modellini in scala delle Macchine, disposti in ordine cronologico dal Seicento fino ai progetti contemporanei, come Ali di Luce e Fiore del Cielo. Questi modelli raccontano l’evoluzione estetica e tecnica delle imponenti strutture che, ogni 3 settembre, vengono trasportate a spalla da oltre cento uomini lungo le vie del centro storico, in un evento che coinvolge l’intera comunità.
Salendo al piano superiore, si accede a una sala audiovisiva dove vengono proiettati filmati dei trasporti passati, capaci di restituire l’intensità e l’emozione di questa straordinaria manifestazione. La sala ospita anche fotografie storiche, copricapi protettivi utilizzati dai facchini – i cosiddetti ciuffi – e altri oggetti legati alla tradizione, tra cui un ciuffo commemorativo della visita di Giovanni Paolo II e uno che ha viaggiato nello spazio con l’astronauta Roberto Vittori.
Il museo è anche sede operativa del Consiglio Direttivo del Sodalizio, che si riunisce regolarmente all’ultimo piano, non accessibile al pubblico. L’esperienza di visita è resa ancora più coinvolgente grazie alla presenza di guide appassionate, che accompagnano i visitatori illustrando con cura e competenza i dettagli storici, tecnici e simbolici del trasporto.