Panoramica
La Casina delle Civette, situata all’interno del parco di Villa Torlonia a Roma, è una delle dimore più originali e affascinanti della città. Inizialmente concepita nel 1840 come una semplice Capanna Svizzera, ispirata ai rifugi alpini, fu voluta dal principe Alessandro Torlonia come luogo di svago. Nel corso del tempo, l’edificio fu trasformato radicalmente, fino a diventare un vero e proprio capolavoro architettonico.
A partire dal 1908, grazie all’intervento dell’architetto Enrico Gennari e alla volontà del principe Giovanni Torlonia jr., la struttura venne ampliata e arricchita con decorazioni in stile Liberty e neogotico, assumendo l’aspetto fiabesco di un piccolo borgo medievale. Il nome attuale, adottato nel 1916, deriva dalla presenza ricorrente del motivo della civetta, animale simbolico caro al principe, che compare in modo quasi ossessivo nelle vetrate artistiche, negli arredi e nei dettagli ornamentali.
Il vero tesoro della Casina è costituito dalle vetrate policrome, realizzate tra il 1908 e il 1930 nel laboratorio di Cesare Picchiarini, su disegni di artisti come Duilio Cambellotti, Umberto Bottazzi, Vittorio Grassi e Paolo Paschetto. Queste opere, ricche di motivi ispirati alla natura – civette, farfalle, pavoni, grappoli d’uva – sono considerate un esempio unico a livello internazionale per la loro eleganza e originalità.
Gli ambienti interni, distribuiti su due piani, sono decorati con grande raffinatezza: mosaici, stucchi, maioliche, legni intarsiati, ferri battuti, tessuti murali e sculture in marmo riflettono il gusto personale del principe Torlonia, che visse nella Casina fino alla sua morte nel 1938.
Oggi la Casina delle Civette è aperta al pubblico come museo, offrendo un’esperienza immersiva tra arte, architettura e simbolismo.