Da piazza della Libertà al Castello
Il punto di partenza della passeggiata è piazza della Libertà, il più antico fulcro monumentale di Udine, sormontato dalla presenza del colle del Castello. Immaginate di sostituire l’acqua di un canale con la strada e vi sembrerà di essere in un’elegante piazzetta veneziana.
Nella piazza, la loggia del Lionello è la storica sede del palazzo del Comune, un magnifico esempio di gotico veneziano, in cui ammirare la peculiare bicromia bianco-rosa e la raffinata leggerezza del portico. Rivolgete lo sguardo verso l’edificio di fronte, la loggia di S. Giovanni, con la sua successione aerea di archetti e la Torre dell’Orologio, che in epoca medievale era il bastione di accesso al castello. Sulla sinistra della loggia di S. Giovanni, il quattrocentesco porticato del Lippomano introduce la salita al colle del Castello.
Il cinquecentesco Castello ospita il polo dei musei civici che custodiscono millenni di storia e di arte locale. Visitate il Museo Archeologico, con preziosi reperti e una ricca collezione proveniente da Aquileia, che raccontano la storia friulana e italiana dall’antichità al Medioevo. Continuate la visita con la Galleria d’Arte Antica, tra sontuosi saloni e opere d’arte che coprono un arco di storia che va dal ‘300 all’800, tra cui il celebre Consilium in arena di Giambattista Tiepolo, dipinto in collaborazione con il figlio Giandomenico.
Terminate l’immersione nella storia di questo territorio con il Museo del Risorgimento che illustra gli avvenimenti dalla caduta della Repubblica di Venezia (1797) agli anni successivi all’annessione del Friuli in Italia (1866). Per finire c’è il Museo della Fotografia, con le più antiche fotografie del Friuli inclusa la prima foto scattata a Udine (1856), e raccolte di fotografie d’autore raggruppate per temi.
Dal castello a piazza I Maggio
Dalla scalinata della facciata posteriore del castello potrete godere di uno splendido panorama che si apre sulle alpi Carniche e Giulie che da lontano, imponenti, fanno da fondale alla città. Volgete le spalle al Castello e scendete dal poggio attraversando un incantevole boschetto di acacie e sambuchi.
La breve discesa vi porterà a piazza I Maggio, dove sul luogo di un laghetto prosciugato si trova il piccolo polmone verde della città, che è da sempre il più ampio spazio aperto, il “zardin grande” dove gli udinesi si incontrano per chiacchierare tra amici e trascorrere momenti rilassanti, allestire feste popolari e fiere. Seduti su una panchina, ammirate i tranquilli giochi d’acqua della fontana al centro della piazza. La quattrocentesca basilica della Beata Vergine delle Grazie si affaccia sulla piazza in posizione elevata.
Palazzo Arcivescovile e i capolavori del Tiepolo
Da piazza I Maggio raggiungete il palazzo Arcivescovile, di origine cinquecentesca ma la cui sistemazione definitiva avvenne nel ‘700, quando fu chiamato a lavorarvi anche Giambattista Tiepolo. Sede del Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo, contiene i capolavori del pittore veneziano. Le parvenze sobrie della facciata celano un interno stupefacente. Già all’ingresso, l’accoglienza dello scalone d’onore vi lascerà a bocca aperta, così coronato dalla Cacciata dal paradiso degli angeli ribelli, dipinto del Tiepolo, con le creature alate che cadono verso Lucifero con il corpo avviluppato dai serpenti, mentre l’arcangelo Michele esibisce la spada. È la prima opera che Tiepolo realizzò nel 1726 arrivando a Udine. Con il lavoro al Palazzo Arcivescovile, il maestro veneziano ha raggiunto l’apice del suo genio artistico nella decorazione di soffitti e pareti con scene bibliche, mitologiche e allegoriche. Una volta entrati nella Galleria degli Ospiti, vi troverete di fronte gli affreschi che consacrarono per sempre l’artista alla più raffinata e alta storia dell’arte. Sfruttando l’illusione ottica dell’architettura, Tiepolo realizza una pittura di luci e colori trasparenti.
Sempre all’interno del palazzo, il Museo Diocesano custodisce un’esemplare collezione di sculture lignee, dipinti e oggetti d'arte sacra, che raccontano la storia artistica e religiosa del Friuli. Da qui una curiosa e ardita scaletta porta al secondo piano dove, attraversando la magnificente biblioteca Delfino, si accede alle sale di rappresentanza del palazzo, tra cui la Sala rossa con la volta affrescata dal Giudizio di Salomone dipinta del Tiepolo nel pieno della sua maturità.
Casa Cavazzini - Museo d’Arte Moderna e Contemporanea
Dopo una sosta al giardino Ricasoli, continuate la passeggiata verso la Casa Cavazzini. Sul cammino visitate lo splendido Duomo, ricco di capolavori di arte sacra, racchiusi anche nel museo allestito all’interno del campanile, così come nel Battistero, dalla notevole cupola gotica che contiene l’Arca dei Ss. Ermacora e Fortunato, una delle migliori espressioni della scultura trecentesca friulana. Al lato del Duomo, l’oratorio della Purità, sfoggia splendidi affreschi del Tiepolo.
Casa Cavazzini, ristrutturata su progetto dell’architetto Gae Aulenti, accorpa una serie di proprietà tra via Savorgnana e via Cavour dove è allestito il nuovo Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine. Qui troverete la collezione comunale d'arte moderna e contemporanea, proposta con un percorso espositivo ricco e diversificato.
Al primo piano sono esposte le opere di arte figurativa dei fratelli Dino, Mirko e Afro Basaldella. Tra le opere di Afro Basaldella, imperdibile il ciclo di affreschi che reinterpreta in chiave moderna la tradizione pittorica veneta del Rinascimento. Al secondo piano si trova la Collezione Astaldi, un'ampia rassegna dell'arte italiana del ‘900, in cui spiccano i capolavori di Morandi, Arturo Martini, Mafai, Guttuso, De Chirico e Savinio. Mentre nella Collezione Friam vi aspettano i grandi artisti americani dell’action painting, della pop art e della minimal art tra cui De Kooning, Roy Lichtenstein, Frank Stella.