Siena

Seguendo le tracce di Lucy, la prima tappa sui luoghi dei film “Io ballo da sola” non può che essere Siena, dove la ragazza arriva dagli Stati Uniti. Lucy lascia subito la città per raggiungere il casale fra le colline: Siena tornerà sullo schermo del film di Bernardo Bertolucci solo alla fine, nella lunga e bellissima ripresa aerea sui titoli di coda.
In “Letters to Juliet”, invece, la città è davvero protagonista: mentre chiacchierano e per la prima volta si confidano, Sophie e Charlie compiono una classica passeggiata turistica tra le vie del centro. Percorrono via Dupré, passano davanti alla facciata neoclassica della chiesa di S. Cristoforo, si mescolano ai turisti di piazza del Campo sotto la mole del palazzo Pubblico e della Torre del Mangia, imboccano la panoramica via Diacceto e sbucano, infine, in piazza S. Giovanni, alle spalle del Duomo, dove mangiano un cono gelato seduti a un tavolino.
Con i suoi colori caldi e avvolgenti e con i suoi ritmi sereni, Siena funziona quasi da balsamo sugli animi dei due giovani, che mettono da parte le schermaglie e scoprono di piacersi.
Gaiole in Chianti

Una quarantina di chilometri a nord di Siena, Gaiole in Chianti è immersa nei vitigni a perdita d’occhio, interrotti solo dai casolari delle aziende vinicole, appollaiati sulla cima di una collina a dominio del territorio. Fra le tenute più estese di Gaiole c’è quella del castello di Brolio che ha ospitato nell’estate del 1995 le riprese di “Io ballo da sola”. Il casolare dove vive la famiglia allargata presso cui Lucy trascorre l’estate è, infatti, una delle cascine di pertinenza delle vigne e nei pressi venne allestito anche il quartier generale di Bernardo Bertolucci e della troupe.
A 5 chilometri circa dal castello di Brolio, lungo la strada tra i campi che porta a Lucignano, ci si imbatte nel grande leccio centenario sotto il quale Lucy e il giovane Osvaldo Donati trascorrono la notte. Diversamente da quanto appare nel film, l’albero sorge a ridosso della strada ed è in realtà formato da due alberi cresciuti con le radici intrecciate.
Il castello di Brolio è uno dei numerosi castelli e borghi fortificati che punteggiano il territorio di Gaiole, collegati da itinerari turistici come la Strada dei Castelli, che ricalca in buona parte la provinciale 48 Chiantigiana. A pochi chilometri da Gaiole, offre scorci affascinanti anche il borgo fortificato di Vertine, perfettamente conservato.
Castelnuovo Berardenga

In una scena di “Letters to Juliet” Sophie circoscrive su una cartina geografica l’area del Senese da setacciare per ritrovare l’amore di gioventù di Claire. Nella realtà, buona parte del film si muove sulle strade di un territorio molto più limitato, compreso fra il borgo di Castelnuovo Berardenga e la frazione di Vagliagli. Proprio il cimitero di Vagliagli, situato lungo la strada di Cignano, è quello che i protagonisti visitano in una delle prime tappe e lì accanto si trova anche la panca di legno con belvedere dove fanno sosta.
A soli 5 chilometri da Vagliagli, lungo la strada comunale 14 per Castelnuovo Berardenga, si incrocia l’indicazione per un altro luogo clou del film: il Relais Borgo Scopeto dove i tre tornano ogni sera e dove sono state fatte diverse riprese. I fan del film possono chiedere espressamente di dormire nella camera di Sophie.
Il territorio di Castelnuovo Berardenga svolge un ruolo importante anche nel film di Bernardo Bertolucci: nella frazione di Ponte a Bozzone si trova, infatti, la villa di Geggiano Bianchi Bandinelli che, nel film, è la villa della famiglia Donati, dove Niccolò invita Lucy per vedere come vivono gli italiani “così cambierai vita per sempre”. A meno di 10 chilometri, nella frazione di Monteaperti, si trovano le sorgenti termali dell’Acqua Borra dove Osvaldo cura le punture d’api di Lucy. Purtroppo l’area è attualmente chiusa per motivi di sicurezza (verificate l’apertura).
In frazione Pievasciata si può visitare, invece, il Parco sculture del Chianti, che accoglie 27 installazioni d’arte contemporanea en plein air lungo un circuito di 1,5 chilometri circa. Le opere, realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo, celebrano la fusione fra arte e natura: perché, come Ian spiega a Lucy, su queste colline c’è da sempre una grande tradizione artistica.
Montalcino

Ecco dove la ricerca condotta da Claire, Sophie e Charlie trova infine la soluzione: il vero Lorenzo Bartolini, amore dei vent’anni di Claire, vive nella campagna intorno a Montalcino e, come un tempo, produce vino. L’azienda vinicola Caparzo, utilizzata come location per il podere di Lorenzo, esiste anche nella realtà ed è una delle più prestigiose fra quelle che producono il Brunello Docg, vanto della zona. Tutt’intorno si estendono a perdita d’occhio ben 90 ettari di vigneti e oltre 100 di boschi e uliveti.
Il paese di Montalcino, che non compare nel film di Gary Winick, dista solo 9 chilometri dall’azienda vinicola e sorge a quota di 564 metri con vedute tutt’intorno sulle valli dell’Asso, dell’Ombrone, dell’Arbia e dell’Orcia. Il dislivello per raggiungere il borgo medievale è considerevole e lungo la strada non si può non pensare ai ciclisti che partecipano alla corsa ciclistica “vintage” dell’Eroica, alti sui pedali per vincere le pendenze del 15% e le curve a gomito che portano al traguardo. La ricompensa sono le atmosfere medievali del borgo e l’immancabile bicchiere di Brunello.