Greccio è uno dei borghi più belli d’Italia: ecco 5 ottime ragioni per visitarlo
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La sua posizione incantevole, un passato glorioso e un centro storico che conserva monumenti imperdibili sono solo alcune delle ragioni a renderlo unico nel suo genere.
Piccolo luogo prezioso della regione Lazio, in provincia di Rieti, Greccio è magnifico in ogni stagione, ma con l’avvicinarsi delle festività natalizie acquista un fascino speciale.
Una visita a Greccio riserva uno spettacolo ineguagliabile, senza tralasciare i piaceri del palato, complice la cucina calda e sontuosa dell’area della Sabina. Ecco tutti i motivi per cui il borgo di Greccio è imperdibile.
A Greccio è nato il primo presepe vivente del mondo
Quando nel 1209 San Francesco d’Assisi raggiunse Greccio per la prima volta, rimase ammirato dalla bellezza poetica del borgo, un luogo che invita al raccoglimento e a un intimo contatto con la natura. Vi si recò nuovamente dopo il suo viaggio in Palestina e, trovando somiglianze con Betlemme, volle rappresentare la Natività in una grotta dove chiese di costruire una mangiatoia e di portarvi un bue e un asinello. La leggenda narra che nel corso della sacra messa il bambinello fece la sua comparsa miracolosa e il Santo lo prese in braccio. Era la notte del 24 dicembre 1223, una data che segnò la nascita del primo presepe vivente della storia e che diede il via a una tradizione ripresa fino ad oggi in svariati luoghi d’Italia.
L’appuntamento del 24 dicembre per l’evento del presepe di Greccio è davvero suggestivo: una rievocazione che viene ripetuta fino al termine delle feste natalizie a gennaio. Sono 6 quadri viventi in una cornice magica. Gli attori indossano vestiti d’epoca cuciti a mano, provenienti dal Teatro dell’Opera di Roma e recitano testi sulla vita e la predicazione del Santo.
Per non perdervi nulla di questo affresco animato, alla Pro Loco potete trovare la mappa con i luoghi e le date del presepe vivente. Ai visitatori sono inoltre riservati posti a sedere in tensostrutture riscaldate.
A Greccio c’è uno dei Santuari più sacri d’Italia
Proseguite il viaggio sulle orme di San Francesco visitando il Santuario di Greccio, incastonato nella roccia e circondato da una natura incontaminata. Percorrete sentieri e salite lungo scalinate in pietra per giungere a questo luogo sacro, sospeso sulla Conca Reatina.
Il nucleo originario è proprio la Cappella del Presepe, dove venne rappresentata per la prima volta la Natività, che vedrete raccontata in preziosi affreschi trecenteschi, opera di pittori della scuola di Giotto. Il tour prosegue nella chiesa moderna, nel refettorio e nel dormitorio dove il Santo riposava sulla roccia, poi nella grotta che un tempo accoglieva le salme dei frati.
Due passi in uno dei centri storici meglio conservati d’Italia
Camminando tra le vie di Greccio, avrete l’impressione di trovarvi in uno scenario da presepe. Le origini sono greche, da cui il nome, ma oggi si presenta con un assetto medievale affascinante e splendidamente conservato: le rovine del castello e delle sue torri, il su e giù tra i vicoli, splendide chiese come quella di San Michele Arcangelo.
Nel periodo natalizio a Greccio vi aspettano anche i mercatini di Natale. Per continuare a immergervi nella cultura della tradizione, basta spostarsi nel Museo Internazionale del Presepe di Greccio dove troverete un’esperienza suggestiva tra arte contemporanea e panorama. Da qui infatti la vista sulla valle è davvero maestosa.
Un borgo nel Lazio abbracciato da una natura esuberante
Greccio si trova a 700 metri di altitudine, immerso nella selva e in boschi di lecci. Camminate sui tanti sentieri che partono da qui verso la valle di Rieti, chiamata anche Valle Santa.
Spingetevi a piedi alla scoperta dei 4 Santuari Francescani, in un percorso di 90 chilometri in totale, con vari livelli di difficoltà. Il Cammino di San Francesco è un pellegrinaggio spirituale o, più laicamente, un trekking dove regna la quiete nel magnifico scenario verdeggiante.
Greccio conserva una tradizione gastronomica di pregio
Se vi state chiedendo dove mangiare a Greccio, potete scegliere tra le taverne presenti nel borgo per assaporare le delizie della cucina della Sabina. Funghi e tartufi che rendono irresistibili le tagliatelle fatte a mano, cannelloni di carne e secondi a base di cacciagione, salumi e porchetta.
Tra i dolci della tradizione, quelli secchi con le noci, il panpepato e le ciambelline al vino. Sapori davvero indimenticabili.