Stromboli
Stromboli, viaggio ai piedi del vulcano per un pieno relax
Se pianificate una vacanza sull’incantevole isola di Stromboli, la più settentrionale dell’arcipelago delle Eolie, Patrimonio dell’Umanità secondo l’Unesco, tra Panarea e la costa calabrese, mettete in conto sempre una presenza in più: quella del vulcano, uno tra i più attivi e irrequieti, forse unico al mondo, per le sue tre bocche in perpetua attività esplosiva.
Camminare sulla “pelle” del gigante
Gli abitanti lo chiamano Iddu, in siciliano esso: per via delle sue fiammate, che si ripetono a intervalli di circa 15-20 minuti, e per il mugugno perpetuo dei suoi botti e le periodiche escandescenze, incute un rispettoso timore. Di certo non lo si può ignorare, anche perché Stromboli è il vulcano: immerso sotto la superficie del mare per i due terzi, sul suo dorso l’uomo ha costruito nel tempo insediamenti e vita sociale, da millenni continuiamo a calpestare la sua pelle sensibile, forse stuzzicandolo un po’.
Staccare la spina a contatto con la natura
L’isola è divisa in frazioni, quasi tutte raggruppate sul versante nord-orientale, dove troverete anche le principali spiagge: Scari, Piscità, San Vincenzo, Ficogrande e il centro abitato di Stromboli. Sul versante opposto si trova invece, isolata e raggiungibile solo via mare, Ginostra, un suggestivo anfiteatro di casupole arroccate sulla roccia: un tempo era soltanto borgo di pescatori, ora è meta di un turismo esclusivo e piuttosto spartano.
La prima cosa da ricordare, prima di pianificare una vacanza qui, è che a Stromboli lo sbarco di mezzi a motore è consentito solo ai residenti e non esistono trasporti pubblici, anche perché bastano una ventina di minuti a piedi per percorrere l'abitato da un’estremità all’altra e ci sono parecchi taxi elettrici che, a prezzi modici, vi porteranno a destinazione lungo l’unico chilometro di strada asfaltata. Non avrete occasione di rammaricarvene, anzi: la scarsità di mezzi a motore circolanti vi regalerà la piacevole sensazione di essere davvero in vacanza.
Una notte davvero buia, per contare tutte le stelle
L’altro aspetto che dovete assolutamente mettere in conto è che sull’isola non esiste illuminazione pubblica, vi consigliamo quindi di portarvi sempre dietro una torcia quando uscite la sera. In compenso, la quasi totale oscurità della notte regala una straordinaria brillantezza alle volte stellate sopra Stromboli, per la gioia di ogni astrofilo e di sicuro dei più romantici tra voi.
Sull’isola manca anche una sorgente di acqua potabile, che viene trasportata qui tramite una nave cisterna una volta alla settimana in inverno e tre in estate.
In marcia, si fa sera!
A Stromboli, l’ora del tramonto, quando in tutte le località balneari ci si prepara per il rito sociale dell'aperitivo, rappresenta anche il momento ideale in cui affrontare alcune delle principali escursioni: se siete equipaggiati in modo adeguato, in buone condizioni di salute e tassativamente accompagnati da una guida autorizzata, potrete risalire con un trekking il dorso del vulcano, raggiungere il pizzo, a quota 900 metri, e ammirare, a distanza di sicurezza, l’attività esplosiva dei crateri. Ricordate che a Stromboli un cambio di programma è sempre dietro l’angolo: talvolta, a causa delle condizioni del vulcano, le comitive non possono partire o sono costrette a fermarsi a metà percorso.
Sempre all'imbrunire, da Scari potrete imbarcarvi per raggiungere la sciara del Fuoco, il ripido pendio formato da lava, scorie incandescenti e lapilli che dal cratere dello Stromboli scende fino al mare, e assistere, dall’acqua, all’incredibile spettacolo della lingua di fuoco che infiamma il dorso della montagna.
Le spiagge nere, gioiello del litorale di Stromboli
Le giornate, almeno d’estate, sono di solito consacrate all’attività balneare. Gran parte delle coste di Stromboli sono percorse da alte scogliere. Le principali spiagge, quasi tutte di sabbia nera e scintillante, si trovano lungo il tratto di costa che va da Ficogrande a La Petrazza. Una raccomandazione su tutte: se ci tenete, evitate i costumi di colore chiaro.
Piacere, Strombolicchio!
Con una passeggiata a piedi di una decina di minuti dallo sbarco degli aliscafi, si raggiunge la spiaggia di Ficogrande, una caletta di sabbia e rocce vulcaniche. La palma di spiaggia più bella dell’isola la detiene però Forgia Vecchia, una distesa piuttosto selvaggia di ciottoli neri, levigati dall’acqua e dal vento: la si raggiunge via terra attraverso un sentiero dalla vicina spiaggia di Scari, sotto San Vincenzo, frazione affacciata sullo Strombolicchio, simbolo e mascotte dell’isola.
Secondo le leggende, questo isolotto vulcanico, fratello minore di Iddu, sarebbe il tappo di un vulcano scagliato in mare durante un’eruzione: da qualche anno è diventato un Parco naturale sottoposto a tutela: il faro che lo sormonta, un tempo alimentato a gas, è ora autosufficiente al 100% grazie a un dispositivo a energia rinnovabile.