Autunno pastello, il foliage più bello della Penisola
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Con l'arrivo dell'autunno la natura offre l'ultimo spettacolo dell'anno prima della neve, il foliage, evento spontaneo con cui le foglie cambiano di colore passando gradualmente dal verde, al giallo, all’arancione, al rosso fino al marrone. Come scriveva Albert Camus, “L’autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore”. In Italia non si contano le tavolozze a tinte pastello che colorano i boschi a partire dalla Valle d’Aosta fino alla Calabria, e da ottobre in poi è uno spettacolo davvero immancabile. Potete decidere di partire in auto o di saltare a bordo del Treno del Foliage, in ogni caso non perdetevi questi panorami fiabeschi!
La Panoramica Zegna nei boschi del biellese
L’Oasi Zegna è un’area montana protetta estesa per circa 100 km quadrati, la cui area si può dividere in 3. La prima parte, bassa, è attraversata dalla via della Sienite e si affaccia sul torrente Cervo. La seconda, la via delle Bocchette, è la parte media più ad alta quota e al suo centro si trova Bielmonte, cuore dell’Oasi. Spettacolare è l’area “giardino” dell’Oasi Zegna, la via dei Rododendri che dagli Anni ’50 colora la natura a ridosso del dello storico lanificio Zegna. Per godere del foliage si può scendere dalla bocchetta di Stavello lungo la Panoramica Zegna. Il sentiero parte da Trivero tra i faggeti e castagni lungo un'antica mulattiera fino al Ponte della Babbiera.
Atmosfera da fiaba nell’Alpe Veglia
Tra i larici dei monti piemontesi del Verbano, si segue la strada fino a Ponte Campo per attraversare il torrente Cairasca e si imbocca il sentiero per l'Alpe Veglia. Dal pianoro dell'Alpe Veglia si apre una scena mozzafiato, una conca circondata dai boschi di larici dalla tinta giallo oro. Per non parlare della vista che si gode tra i boschi a ridosso dei laghi alpini, seguendo il corso del torrente. È un’atmosfera fiabesca nel verso senso del termine: raggiungete il lago delle Streghe e il lago delle Fate, tra i larici giallo-arancio che sembrano nati da un incantesimo…o forse è solo lo spirito del foliage.
Il treno del foliage nella val Vigezzina
La Ferrovia Vigezzina-Centovalli è una storica linea che congiunge Italia e Svizzera dal 1923. Sedersi in carrozza e viaggiare a ritmo lento sui suoi binari è l’occasione per ammirare un panorama multicolore in movimento. Il treno, con partenza da Domodossola o da Locarno, attraversa borghi e scorci che sembrano quadri impressionisti. Infatti, si possono acquistare pacchetti interessanti, tra cui proprio il Treno del Foliage che, per 52 km, partendo da Domodossola e arrivando alla valle Vigezzo, regala 2 ore di lento incedere per permettere di riempirsi gli occhi con le cime infiammate dei boschi vestiti d’autunno.
Val Ferret ai piedi del Monte Bianco
Sopra Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco, si imbocca la val Ferret ammantata di larici i cui aghi si accendono di colori caldi alla fine di ottobre. Si supera la frazione Lavachey e, dopo 2 tornanti, si vedono sulla destra le indicazioni per il rifugio Bonatti. Si lascia l'auto poco più avanti e si continua lungo la pista forestale che si inoltra tra i larici per ammirare la tavolozza pastello che colora i boschi. Da qui si apre una distesa di rosso e arancione, ed è possibile vedere, oltre al Monte Bianco, il Dente del Gigante, il Grandes Jorasses, l’Aguille de Triolet e il Mont Dolent.
La Faggeta della val Masino
Si imbocca da Ardenno, in Valtellina, la strada per la val Masino. Si sale oltre le case di Filorera e prima di arrivare ai Bagni di Masino si entra in una stupenda faggeta: è un bosco splendido, che in alcuni tratti ospita alberi monumentali di oltre 200 anni di età. Un luogo intriso di fascino, ancora preservato da qualsivoglia intervento dell’uomo. Sembra uscito direttamente da un racconto dei fratelli Grimm, ed è ancor più stupefacente con la gradazione di rossi e gialli autunnali.
Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
Le colline del Parco delle Foreste Casentinesi sono ricoperte da una fitta vegetazione che durante il periodo autunnale si colora di sfumature autunnali. Un luogo perfetto dove vivere l’esperienza del foliage è la cima del Monte Penna, sopra la Foresta della Lama. Le Foreste Casentinesi hanno il primato di “Foreste più colorate d’Italia”: immaginate la varietà di alberi lì presenti, tra cui faggi, abeti bianchi, aceri, olmi, tigli e frassini, colorarsi di giallo, arancione, verde e rosso.
Nella Foresta Umbra del Gargano
Boschi che prendono le tonalità più calde durante il foliage autunnale si distendono nella Foresta Umbra, nel territorio del Gargano, ben 12000 ettari di riserva statale, dove prosperano faggi, aceri, cerri ed enormi lecci che in qualche caso superano i 30 metri di altezza. Qua, infatti, gli alberi sono soggetti a macrosomatismo: sono più grandi della norma, quindi è facile imbattersi in esemplari monumentali, che d’autunno sono mille volte più suggestivi nei loro colori caldi e l’esperienza di perdersi fra loro è emozionante. Da non mancare, per l’appunto, lo Zappino dello Scorzone, un pino d'Aleppo di ben 700 anni che veglia sulla strada tra Peschici e S. Menaio.
Calabria, nel Parco della Sila
Il Parco della Sila è il luogo ideale per ammirare appieno il fenomeno del foliage. Aceri, pioppi, faggi, castagni si colorano d’autunno disegnando una tavolozza magica capace di incantare chi li guarda, un caleidoscopio di sfumature che vanno dal verde intenso al giallo, al rosso vivo al marroncino. Tra i tanti itinerari è davvero imperdibile quello che attraversa l’antica “silvia brutia”. Questo antichissimo lembo di foresta è abitato da 57 maestosi esemplari di pino laricio, il più grande dei quali misura 43 metri di altezza.