Avezzano

Avezzano, capoluogo della Marsica, fu ricostruito due volte: dopo il terremoto del 13 gennaio 1915 e dopo i bombardamenti del maggio 1944. Il Castello Orsini, che oggi ospita mostre temporanee, fu eretto dal 1490 dagli Orsini intorno a un castello medievale e rimaneggiato poi dai Colonna. Il Polo culturale Aia dei Musei comprende il Museo del Prosciugamento del Fucino, ricostruisce la vicenda dell’impresa della bonifica del lago, iniziata da Alessandro Torlonia nel 1855 e terminata nel 1878, e il Museo lapidario marsicano, con reperti archeologici provenienti dai centri antichi del Fucino e da Alba Fucens, la più antica città d’Abruzzo.
Il Centro spaziale del Fucino e il Museo di Telespazio

In prossimità di Ortucchio, paese ai margini sud della Piana del Fucino, un inconfondibile profilo di 170 antenne annuncia il Centro Spaziale del Fucino. Attivo dal 1963, è oggi il più importante teleporto al mondo. Un merito raggiunto con gli anni e imprese storiche. Fu proprio dal Centro spaziale del Fucino che nel 1969 furono ritrasmesse in tutta Italia le immagini dell’allunaggio, della missione dell’Apollo 11, di Michael Collins, Buzz Aldrin e di Neil Armstrong che piantò la bandiera americana sul suolo lunare e pronunciò la frase che rimarrà nei secoli dei secoli una citazione sulla bocca di tanti: “un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”. Oggi il suo museo offre a studenti e ricercatori la possibilità di osservare strumenti e apparati serviti allo sviluppo delle telecomunicazioni via satellite dai primi Anni 60. Per esempio i due furgoni utilizzati nel 1962 per le prime trasmissioni tra Stati Uniti e Italia con il satellite Relay; l’antenna di 8 metri di diametro usata dal 1963 per esperimenti di trasmissione con il satellite Telstar e la poppa della nave Elettra, su cui Guglielmo Marconi sperimentò la radiopropagazione a onde corte negli anni tra le due guerre mondiali.
Aielli

Poco meno di 40 murales colorano le strade di Aielli, borgo della Marsica a 1021 metri di quota. Ci hanno lavorato i più noti artisti internazionali d’arte contemporanea urbana, che hanno ricoperto le pareti degli edifici di Aielli con opere più o meno colorate, ricucendo le ferite che il terremoto del 1915 ha lasciato al borgo.
Fino a qualche anno fa l’atmosfera di Aielli era un po’ quella dei borghi desolati, che hanno subito nel tempo la spopolazione: case dagli intonaci scrostati, strade vuote.
Nel 2017 è nato il progetto di riqualificazione Borgo Universo. Un nome scelto per il legame a doppio filo che Aielli ha con l’astronomia: qui è nato nel 1856 l’illustre astronomo Filippo Angelitti e nella torre medievale del paese, chiamata Torre delle Stelle, dal 2002 si trova un osservatorio astronomico con un Museo del Cielo, una biblioteca scientifica specializzata e un planetario. Con Borgo Universo Aielli ha trovato una nuova e colorata vitalità, riempiendosi di opere murali che portano le firme dei più celebri street artist della scena internazionale e che sono tutti in relazione con l’astronomia, la storia e le tradizioni di Aielli.
Poco dopo Aielli, ci sono lo spettacolo delle Gole di Celano, un canyon scavato per oltre 4 km dal torrente La Foce tra il monte Sirente e il monte Tino, e Celano, con il suo maestoso castello Piccolomini.