Tra i borghi del Pollino

Nel Parco Nazionale del Pollino, partite dal centro longobardo di Laino Borgo, caratterizzato dalla grande gola rocciosa del Viadotto Italia, e dirigetevi verso Mormanno, famoso per i suoi dolci “bocconotti”. Proseguite verso la Piana di Campotenese, dove incontrerete una piacevole ciclopista che raggiunge i 1050 metri di altitudine, per poi scendere verso Morano Calabro, noto come il “presepe del Pollino”. Attraversando Castrovillari e i paesi arbëreshë, insediamenti di origine albanese presenti fin dal XV secolo, arriverete al borgo fortificato di San Donato di Ninea.
Sulle vette della Sila, tra storia e natura

Il percorso continua verso Ferramonti di Tarsia, sede del più grande campo di concentramento italiano dell’epoca fascista, e poi verso Bisignano, paese dei liutai e dei ceramisti. Da Acri, la porta della Sila greca, si sale fino ai 1262 metri, fra i vigneti più alti d’Europa, per poi scendere verso il Lago Cecìta e il Centro Visita Cupone, un moderno centro di educazione ambientale. Raggiunta Croce di Magara, si lambisce la Riserva naturale dei Giganti di Fallistro nota per i suoi cinque ettari di pini secolari, per poi arrivare al punto più alto della ciclovia, a 1565 metri. Il viaggio prosegue verso Rovale e il Lago Arvo (Lorica), i villaggi montani Racise e Mancuso, per poi scendere rapidamente verso Albi, Taverna e Tiriolo. Qui il passaggio sulla Sila si chiude come meglio non potrebbe: con la vista sui due mari e, nelle giornate nitide, anche sulle Isole Eolie.
Dalle Serre all'Aspromonte, fino al mare

Il percorso nel Parco delle Serre Calabresi inizia dal borgo arbëreshe di Caraffa: da qui potrete avventurarvi tra boschi di abeti bianchi e faggete attraversando Serra San Bruno, fino a Mongiana e Fabrizia. Le ultime tappe nell’Aspromonte offrono paesaggi naturali e panorami spettacolari e si concludono a Reggio Calabria custode di una storia millenaria raccontata mirabilmente dal Museo Archeologico Nazionale, che ospita i celebri e imperdibili Bronzi di Riace.