Da Policoro verso i Parchi Letterari tra i calanchi
Navigando lungo la Rotta Grecanica, ci accoglie il porto turistico di Marina di Policoro, un Marina moderno, fornito di tutti i comfort, che offre 322 posti per imbarcazioni fino a 40 metri di lunghezza e vanta una conformazione capace di garantire minima agitazione ondosa nel bacino di ormeggio. Il Marina è collocato all’interno del Complesso Turistico Residenziale Marinagri, una città costruita sul mare, che offre la possibilità ai residenti di ormeggiare la barca nei pressi dell’abitazione. Lasciando il porto turistico ci addentriamo nel centro urbano di Policoro, che sorge sui resti dell'antica Heraclea, una delle più importanti città della Magna Grecia. Le rovine archeologiche, i musei e i siti storici testimoniano un passato glorioso e offrono un viaggio affascinante nel tempo. La prima tappa obbligata per conoscere gli antichi splendori della Magna Grecia è il Museo Archeologico Nazionale della Siritide che conserva alcuni reperti importanti risalenti al periodo VII, VI secolo a.C. Statuette votive, corredi funerari, ceramiche figurate di produzione locale tra le più antiche realizzate in Magna Grecia, al Museo è possibile ammirare i rinvenimenti più significativi delle città greche di Siris ed Herakleia e dei centri indigeni dell’entroterra. Tra i corredi più famosi quello della Tomba del Pittore di Policoro datato V secolo a.C che conserva preziosissimi vasi figurati in cui sono rappresentati episodi della mitologia greca e armature in bronzo, gioielli in oro e argento, vasi indigeni provenienti da centri enotri e lucani, nonché monili e gioielli in ambra provenienti dal Mar Baltico. A visita terminata, la bussola ci orienta verso il Parco Letterario di Isabella Morra di Valsinni e di Carlo Levi ad Aliano per farci immergere nella Lucania interiore attraversando il paesaggio lunare dei calanchi.
Valsinni: verso il Parco Letterario di Isabella Morra
Partendo dal Museo della Siritide, attraversando la SS 653, inizia il nostro affascinante viaggio verso Valsinni un borgo medievale romantico, considerato la capitale del primo Parco Letterario del Sud Italia, dedicato alla poetessa Isabella Morra, trucidata dai fratelli per la sua corrispondenza poetica e amorosa con Diego Sandoval, barone spagnolo della vicina Bollita, l’attuale Nova Siri. Tra gli speroni rocciosi, alle pendici del Monte Coppolo, all’interno del Parco Nazionale del Pollino, con il suo reticolo di vicoletti spicca il castello baronale di Valsinni, teatro di uno degli episodi più romantici e struggenti della Basilicata. Tra i manieri meglio conservati in Basilicata ci accingiamo a visitare il castello dei Morra dalle sembianze aragonesi e che esisteva già in epoca longobarda. I luoghi morriani hanno ispirato i viaggi sentimentali e, grazie a cantastorie e menestrelli, durante il periodo estivo è possibile assistere a performance e spettacoli che rievocano i versi e le emozioni di Isabella. Suggestive le viuzze strette che costeggiano il castello dove passeggiare tra le antiche abitazioni che si inerpicano lungo lo sperone roccioso. Tra le altre attrazioni del luogo, la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta dove si possono ammirare antichi affreschi, un organo antico e un crocefisso del cinquecento, insieme ad un presepe in stile napoletano.
Aliano: verso il Parco Letterario di Carlo Levi
Percorrendo la SS 598 di Fondo Valle dell’Agri per 52 Km, ci dirigiamo verso Aliano, un borgo antico arrampicato su aspre colline di argilla e affacciato su un panorama lunare mozzafiato. Immortalato dallo scrittore Carlo Levi che qui ambientò il suo “Cristo si è fermato a Eboli”, il suo spirito echeggia ancora nel paese. Tappa obbligata è il Parco Letterario dedicato al medico e poeta torinese, esiliato in Lucania durante il periodo fascista dove è possibile conoscere più da vicino materiali, documenti, opere realizzate durante il suo confino. Con l’aiuto di guide specializzate, è possibile visitare la casa di Carlo Levi dove sono rimasti intatti e nudi gli spazi sacralizzati del poeta e la sua tomba, completamente rinnovata nel suo aspetto, dove in tanti si recano per omaggiarlo come fosse un Dio protettivo.
Nella Pinacoteca è inoltre possibile ammirare dipinti originali, litografie e documenti storici, mostre permanenti sulla vita di Carlo Levi, nume tutelare del luogo. Tra gli altri luoghi di interesse da visitare, anche la Chiesa Luigi Gonzaga del XVI secolo, il Museo della civiltà contadina dove sono presenti utensili della vita agricola e rurale dell’epoca, tra cui un vecchio frantoio e altre testimonianze della civiltà contadina. D’estate, se si è in zona durante la terza settimana di agosto, molto suggestiva e coinvolgente la partecipazione al Festival della Paesologia, La Luna e i Calanchi, che dal pomeriggio all’alba insieme a fotografi, scrittori, artisti, registi, musicisti, anima il centro storico di Aliano con attività culturali, spettacoli e passeggiate tra le suggestive colline d’argilla. Per godere appieno dello spirito del luogo, è consigliabile pernottare in zona e proseguire il giorno dopo attraversando il paesaggio lunare dei Calanchi e approdare nella città fantasma di Craco.
Verso Craco, attraversando il paesaggio lunare dei Calanchi
Al mattino del secondo giorno, partendo da Aliano, inizia il nostro affascinante viaggio verso la città fantasma di Craco, dirigendosi a nord-ovest attraversando la SS 598 di Fondo della Valle d’Agri. Dopo circa 40 chilometri, ci si immerge in un luogo di affascinante desolazione. Questo borgo abbandonato dagli anni '70 si erge su una collina di tenera roccia biancastra, creando uno spettacolo unico e suggestivo. Nel tragitto è possibile fermarsi per camminare tra le sculture d’argilla che puntellano il territorio lunare dei calanchi e ammirare le forme straordinarie di guglie e pinnacoli, come in un museo geologico a cielo aperto. Tornati a bordo, sospeso nel tempo, Craco vi attende tra i suoi monumenti di antica bellezza, tra cui la Chiesa Madre, la Torre Normanna, i Palazzi Maronna, Grossi, Carbone e Simonetti. All’interno del monastero di San Pietro dei Frati Minori è possibile visitare il Museo Emozionale di Craco, porta di accesso al paese fantasma che vi accoglie nei suoi allestimenti multimediali in un racconto di suggestione ed emozione. Scelta dai grandi cineasti nazionale e internazionali, Craco è il set naturale di importanti film, tra cui: “La Lupa” di Alberto Lattuada “Cristo si è fermato a Eboli” di Francesco Rosi, “King David” di Bruce Beresford “Sole anche di notte” dei fratelli Taviani, “Terra bruciata” di Fabio Segatori, “Nativity” di Catherine Hardwicke, “La passione” di Cristo di Mel Gibson, “Agente 007” Quantum of Solace, di Marc Forster, “Basilicata coast to coast” di Rocco Papaleo, “Ninfa Plebea” di Lina Wertmüller. Per apprezzare appieno la storia e la magia di questo borgo incantato, si consiglia di visitare Craco con l’ausilio di una guida esperta, che saprà condurvi attraverso i segreti e le storie che hanno plasmato questo luogo straordinario.
Verso Metaponto, alla scoperta delle vestigia dell’antica Magna Grecia
Dalla suggestiva Craco, il viaggio prosegue verso la leggendaria Costa degli Dei, puntando in direzione di Metaponto, un’antica colonia greca fondata nel VII secolo a.C. Situata tra le foci dei fiumi Basento e Bradano, Metaponto è un vero e proprio scrigno di storia e cultura, dove il passato glorioso della Magna Grecia rivive in tutta la sua magnificenza. Qui è possibile visitare il Parco Archeologico dell'area urbana di Metaponto, il Museo Archeologico di Metaponto, l'area archeologica dell'Heraion delle Tavole Palatine e, per gli amanti della natura, anche la Riserva Naturale di Metaponto. Tra le città più importanti, Metaponto è la capitale della Magna Grecia, infatti sono presenti nel museo e nell’area archeologica testimonianze e tracce di divinità, eroi, guerrieri, filosofi, come il matematico Pitagora che qui fonda la sua scuola e muore nel 495 a.C. Nel Parco Archeologico è possibile passeggiare tra i resti di un reticolo stradale, il santuario, l’agorà con il teatro, il quartiere ceramico e il castrum. Non distante dal Parco Archeologico, dopo un breve tragitto in macchina, in direzione Taranto, è possibile raggiungere il tempio delle Tavole Palatine, un tempo attribuito alla dea Atena e poi alla dea Hera. Chiamato anche Scuola di Pitagora in memoria del grande filosofo e matematico, è composto da 15 colonne con 20 scanalature e capitelli di ordine dorico. Gli amanti della natura troveranno un rifugio di pace nella Riserva Naturale di Metaponto, che si estende su 240 ettari di terreno. Qui, tra pini domestici, pini d’Aleppo, cipressi, ed eucalipti, si possono apprezzare i profumi inconfondibili e la bellezza incontaminata di questa oasi verde, perfetta per una passeggiata rigenerante in un ambiente ricco di biodiversità. Sulla via del ritorno a Policoro, concedetevi una deliziosa pausa culinaria. Fermatevi in un forno locale per assaporare i famosi falagoni, calzoni ripieni di bietola, patate, uova, peperoni o cipolla. Questo street food tipico è una vera esplosione di sapori, perfetta per uno spuntino veloce e gustoso a qualsiasi ora del giorno.