Chiesa di S. Brigida

Campo de’ Fiori è tra i mercati più animati di Roma, incorniciato da palazzi storici e sorvegliato dal monumento a Giordano Bruno. Il grande filosofo rinascimentale fu condannato al rogo e arso proprio in questa piazza il 17 febbraio del 1600, dopo aver rifiutato di abiurare le sue tesi, all’epoca considerate eretiche, come l’eliocentrismo, l’infinità dell’universo e l’immanenza di Dio. A poca distanza da questo continuo brulicare si apre piazza Farnese, dominata dall’omonimo palazzo e abbellita da due fontane gemelle provenienti dalle terme di Caracalla. Palazzo Farnese, odierna sede dell’Ambasciata di Francia, fu in parte progettato da Michelangelo e conserva splendidi affreschi di Annibale Carracci.
Ma questa piazza è anche un importante luogo di fede, perché vi si affaccia il complesso edilizio che comprende la chiesa di S. Brigida, chiesa nazionale degli svedesi, con l’ex convento di clausura.
La chiesa sorge in questo luogo perché qui dimorò la stessa S. Brigida di Svezia (insieme alla figlia, S. Caterina di Svezia) dal 1350 fino alla morte avvenuta nel 1373.
La chiesa di S. Brigida è tra le destinazioni (insieme S. Maria sopra Minerva, S. Maria della Vittoria, Trinità dei Monti e S. Cecilia in Trastevere) del pellegrinaggio giubilare Donne Patrone d'Europa e Dottori della Chiesa, un itinerario del Giubileo che ripercorre il cammino di vita e di fede delle sante europee.
Chiesa di S. Paolo alla Regola

Da piazza Farnese si procede in direzione di un altro luogo caro al culto dei santi, in particolare a san Paolo. Prendendo via Capo di Ferro, si incontra sulla destra la chiesa della SS. Trinità dei Pellegrini, con la facciata che si staglia nel cielo con i suoi due ordini di colonne corinzie e composite, e gli splendidi evangelisti a occupare le nicchie, scolpiti da Bernardino Ludovisi. Al suo interno, una larga navata con tre cappelle per lato, ospita preziosi esempi di arte sacra barocca.
A pochi passi di distanza si erge la chiesa di S. Paolo alla Regola, che fu fondata proprio sulla casa in cui il santo, missionario del Vangelo presso i Greci e i Romani, soggiornò. Qui si può ammirare, nella cappella maggiore, un meraviglioso ciclo di affreschi raffiguranti tre momenti topici della vita del santo: la “Conversione, la Predicazione e il Martirio di S. Paolo”, a opera di Luigi Garzi.
In occasione del Giubileo del 2025, S. Paolo alla Regola fa parte del pellegrinaggio delle chiese giubilari. Si tratta di luoghi di ritrovo per i pellegrini, in cui le catechesi si terranno in diverse lingue per permettere ai fedeli di tutto il mondo di pregare insieme durante l’Anno Santo. Le altre chiese Giubilari sono: S. Salvatore in Lauro, S. Maria in Vallicella, S. Maria dell’Orazione e Morte, S. Caterina da Siena, Spirito Santo dei Napoletani, S. Maria del Suffragio, S. Giovanni Battista dei Fiorentini, S. Maria in Monserrato degli Spagnoli, S. Martino ai Monti, S. Prisca, S. Andrea delle Fratte, santuario della Madonna del Divino Amore.
Poco distante da S. Paolo alla Regola si trova la chiesa di S. Carlo ai Catinari, decorata da alcuni dei massimi artisti del ‘600, dal Domenichino a Guido Reni. È facilmente raggiungibile anche la chiesa del SS. Nome di Gesù, maestoso simbolo dell’architettura romana all’indomani della Controriforma.
Chiesa di S. Maria in Monserrato degli Spagnoli

Percorrendo a ritroso il tragitto fin qui compiuto, oppure facendo una piccola deviazione per seguire l’ansa del Tevere, si oltrepassa di nuovo piazza Farnese per giungere a S. Maria in Monserrato degli Spagnoli, un altro importante luogo di culto inserito nel pellegrinaggio delle chiese giubilari, oltreché la chiesa nazionale di Spagna.
La costruzione dell’edificio iniziò nel 1518 su disegno del grande architetto rinascimentale Antonio da Sangallo il Giovane, che stava lavorando anche al progetto di Palazzo Farnese, e fu compiuta nel 1673-75.
Sulla facciata si fa notare il portale settecentesco, sovrastato dalla “Madonna col Bambino che sega la roccia”. Tale gruppo scultoreo è un omaggio al monastero di S. Maria di Montserrat, luogo di culto sacro alla Catalogna e simbolo di fede per la Spagna intera.
L’interno della chiesa, a navata unica e con cappelle laterali, è coperto da una volta a botte preziosamente decorata nell’Ottocento da Giuseppe Camporese. Nella prima cappella a destra spicca il “S. Diego d’Alcantara” di Annibale Carracci, mentre nella terza cappella di sinistra è presente una magnifica statua raffigurante l’apostolo san Giacomo, scolpita da Jacopo Sansovino.
A quest’ultimo si deve anche il progetto della chiesa di S. Giovanni Battista dei Fiorentini, poco lontano, a un ponte di distanza dal Vaticano.
Chiesa di S. Maria della Pace

L’ultima tappa di questa passeggiata spirituale iniziata a Campo de’ Fiori si conclude con la chiesa di S. Maria della Pace. Entrandovi, l’attenzione è subito rivolta all’altare maggiore, dove è esposta la venerata icona della Madonna della Pace, risalente al XV secolo, per la quale fu costruita la chiesa stessa. Secondo la tradizione, l’immagine avrebbe preso a sanguinare dopo essere stata colpita da un sasso.
La cappella Chigi (la prima a destra) è opera di Raffaello, autore anche delle meravigliose “Sibille” (1514) che ne sovrastano l’arco. Sull’altare della cappella Ponzetti (la prima a sinistra), invece, ritroviamo le due sante di Svezia incontrate all’inizio di questo itinerario, nell’affresco “Madonna con le Ss. Brigida e Caterina e il cardinale Ponzetti” di Baldassarre Peruzzi.
La chiesa è collegata all’ex convento, la prima opera realizzata dal Bramante a Roma, il cui chiostro è un magnifico e armonioso esempio di architettura rinascimentale. Dal 1996 il chiostro del Bramante è un importante polo culturale e spazio espositivo, che offre una sorpresa speciale: da una vetrata del primo piano, è possibile godere di una vista ravvicinata sulle “Sibille” di Raffaello e dominare insieme a esse l’interno della chiesa. È un’ottima occasione per concedersi un momento di raccoglimento e ammirazione, ripensando alle meraviglie che ogni scorcio di Roma trasuda. E per iniziare a progettare il prossimo itinerario tra arte e fede nella Città Eterna.