Salta il menu
Cicloturismo
Trentino-Alto Adige

Il Trentino in bici

Tipologia
Percorso in bici
Durata
2 giorni
Numero Tappe
3
Difficoltà
Medio

Verdissima, ampia, raggiungibile con facilità. La val di Sole offre più di un motivo valido per raggiungerla. Siamo a nord ovest del Trentino e intorno svettano alcune delle più scenografiche catene montuose dell’arco alpino: i gruppi dell’Ortles, lo Stelvio con il suo parco nazionale, il massiccio dell’Adamello e le Dolomiti di Brenta. Scendendo a valle i pascoli poi diventano meleti e vigneti che si rincorrono su un enorme tappeto verde, attraversato dal Noce, fiume suggestivo, bizzoso e ideale per il rafting.

I motivi e i modi per scoprire la val di Sole sono tanti e tutti validi. La bicicletta è di sicuro il mezzo ideale per godersi i panorami dolomitici, pedalando in valle o seguendo i sentieri e le strade che toccano ben 13 comuni, dai servizi moderni ed efficienti. E con una e-bike ci si può persino avventurare tra boschi e malghe dove gustare i prodotti della tradizione enogastronomica trentina.

Da Cogolo a Malè, passando per Ossana e Daolasa, si può percorrere una scenografica pista ciclabile che segue quasi per intero il percorso del fiume Noce in valle, con un tracciato di 34 chilometri perlopiù asfaltato, segnalato e protetto, disegnato tra boschi, prati, pascoli. Meglio affrontarla tra la primavera e l’autunno, quando ancora la neve non è particolarmente alta. 

Per godere appieno degli splendidi paesaggi si può impiegare una lunga mattinata in una esperienza memorabile, provando le brezza di una discesa a due ruote (in sicurezza e con una guida ufficiale di media montagna) sulle piste dei campionati del mondo di mountain bike, approfittando della telecabina di Daolasa. 

Da Cogolo a Daolasa, nel cuore del Parco nazionale dello Stelvio

Da Cogolo a Daolasa, nel cuore del Parco nazionale dello Stelvio

Si parte iniziando a pedalare dal paese di Cogolo già nella porzione di valle protetta dal Parco nazionale dello Stelvio, raccontato con un godibile percorso multimediale nel Centro Visitatori Pejo del Parco. Offrirà uno spunto per altre escursioni da fare in questi luoghi o una piccola anticipazione di ciò che si incontrerà percorrendo in bici l’itinerario solandro. 

Dopo aver pedalato per circa 6 chilometri, perlopiù su tratti pianeggianti e lievi discese, si arriva a Ossana. Il paesino, di nemmeno mille abitanti, è la porta sull’alta valle. Sullo sfondo verde dei boschi si staglia il castello longobardo di S. Michele, mentre nel centro storico svetta il campanile romanico della pieve di S. Vigilio. A Ossana si sosta non solo mentre si pedala in ciclabile, ma anche quando si viaggia a bordo del Trenino dei castelli, che segue un percorso scenografico che ferma anche in val di Non a Castel Valer e Castel Thun, un tempo dimora della potente famiglia Thun e oggi parte dei manieri del castello del Buonconsiglio, oltre che a Castel Caldes, sempre in val di Sole.

Divagazione a parte, inforcando nuovamente la bici, si incontrano i bei borghi di Mezzana e Pellizzano, e tra tratti pianeggianti e discese poco impegnative, si giunge a Daolasa, che delle discese sulle due ruote è una capitale internazionale.

Se si è stanchi, Daolasa è anche servita dalla stazione del trenino che da Trento arriva fino a Mezzana, mentre, a fianco della fermata del treno passa anche la pista ciclabile del Noce.

Daolasa, una discesa in mountain bike per tutta la famiglia

Daolasa, una discesa in mountain bike per tutta la famiglia

La seconda tappa del nostro itinerario è davvero da non perdere, in un viaggio a due ruote in val di Sole che regala emozioni e viste su paesaggi tipicamente alpini.

L’esperienza è per tutti: per tutti gli amanti della bicicletta innanzitutto, per quasi tutte le età, inclusi i bambini da dieci anni in su.  

Chi avesse voglia di sperimentare una discesa sulle piste che ospitano ogni anno una tappa del circuito mondiale di Mountain Bike, dovrebbe approfittare e fare una leggera modifica alla propria tabella di marcia e provare questa ebbrezza. 

Se non si ha il mezzo giusto niente paura. In val di Sole, il noleggio è una pratica facile da sbrigare e una volta trovata la bici si può anche chiedere di farsi accompagnare da una guida mountain bike, esperta di tracciati e discese.

Il punto di riferimento per la partenza e l’arrivo è la telecabina di Daolasa, attrezzata per caricare le biciclette, che arriva fino a quota 2100. Una volta pronti a scendere, si segue la direzione Malghet Aut e poi la direzione verso la Malga di Dimaro, prima sosta consigliatissima per una colazione a base di prodotti locali e freschissimi. Dalla Malga di Dimaro si risale in sella per seguire, prima un breve tratto in asfalto di 200 metri, e poi per imboccare il sentiero che scende nella splendida val Meledrio. Si pedala su sentieri segnati per circa mezz’ora da cascate, ruscelli e boschi e, dopo un ponte in legno, si sale per un centinaio di metri, per poi riscendere agevolmente fino all’abitato di Carciato. Di qui, seguendo le indicazioni per la ciclabile del Noce, in breve si raggiungerà il punto di partenza, chiudendo un anello “verdissimo” di quasi 25 chilometri e portando a casa un’esperienza che non si dimentica in fretta. 

Tornati sulla “retta via”, è consigliata una pausa per scaricare l’adrenalina prima di imboccare nuovamente la ciclabile verso Malè, percorrendo un tratto agevole che corre a fianco del Noce e incrocia il torrente Solandro, palestra naturale per rafting e kayak.

Malè, al centro della val di Sole

Malè, al centro della val di Sole

Malé è il capoluogo della val di Sole, dal centro storico elegante e assolato. Le strette vie del borgo confluiscono nella bella piazza in cui sorge la pieve di S. Maria Assunta. Qui si conserva molta della memoria delle comunità della valle e a illustrare come si viveva e si lavorava un tempo c’è il Museo della Civiltà solandra, mentre simboli del lavoro locale sono la Segheria Veneziana e la Fucina Marinelli del Pondasio, uno dei pochissimi esempi di fucina idraulica ancora funzionanti nelle Alpi.

Se Malè vale la sosta, concedendosi il tempo per una passeggiata, un ristoro e una visita ai piccoli gioielli della cultura solandra, vale anche allungarsi fino alla destinazione che chiude la ciclabile, ovvero Mostizzolo, lungo la quale si può ammirare Caldes con il suo castello.

Una volta arrivati alla fine della ciclabile, in una valle di Sole costellata di frutteti, si può risalire in bicicletta al punto di partenza, oppure godersi il panorama comodamente seduti, usufruendo dell’efficiente servizio treno+bici della linea ferroviaria locale che copre la tratta Mostizzolo - Malè - Dimaro – Mezzana, un vero e proprio bike-train appositamente attrezzato per il trasporto di 80 biciclette e di 10 carrellini porta-bimbo. 

In bassa e media stagione (da ottobre a maggio) il servizio è attivo sui BikeBus, che ricalcano la tratta ferroviaria e possono caricare fino a 24 bici e 3 carrellini porta-bimbo, un servizio apprezzatissimo che fa della val di Sole un luogo davvero bike-friendly.

Se si pensa di rientrare a Cogolo, il consiglio è di raggiungere Pejo Fonti, frazione di Pejo, rinomata per la produzione di una celebre acqua minerale, e qui rilassarsi alle Terme, oasi di benessere, oltre che centro di cure termali che sfrutta le virtù terapeutiche delle acque minerali, tutte originate nelle viscere del massiccio montuoso dell’Ortles-Cevedale.

Ops! C'è stato un problema con la condivisione. Accetta i cookie di profilazione per condividere la pagina.