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Natura
Trentino

Terra di montagne e di laghi: i mille volti del Garda Trentino in 7 giorni

Tipologia
Percorso in auto
Durata
7 giorni
Numero Tappe
7
Difficoltà
Facile

Libertà e meraviglia: sono queste le emozioni che si provano nell’ammirare lo spettacolo delle verdi montagne che si specchiano sulle acque del Lago di Garda. Un'avventura che dona pace e relax e al tempo stesso, fa sentire piccoli e parte di qualcosa di più grande che sembra avvolgerci e proteggerci.

Assaporare ogni istante di questa terra dalla mattina, magari dedicandola allo sport, alla sera gustando le prelibatezze di una cucina che affonda le radici su una cultura antica, vuol dire immergersi in un viaggio, che coinvolge e sconvolge, nel magnifico territorio del Garda Trentino.

Giorno 1

La sponda trentina del Lago di Garda: Riva, Torbole e Nago

La sponda trentina del Lago di Garda: Riva, Torbole e Nago

Punta di diamante del Garda Trentino, Riva del Garda è un borgo magnifico, incastonato tra il Lago di Garda e le Dolomiti del Brenta. Abbarbicato sulla roccia che sale fino al Bastione, la severa fortezza che sovrasta l’abitato, Riva del Garda è una cittadina straordinariamente dinamica, che offre le attrazioni più varie: dall’arrampicata al wind surf, dall’esposizione artistica al concerto open-air, dalla degustazione di formaggi alla visita in cantina.

Torbole sul Garda, pittoresco borgo di pescatori immerso in un paesaggio spettacolare, adagiato lungo le sponde del lago ai piedi del monte Baldo. Insieme alla frazione di Nago, che sorge appena sopra, Torbole sul Garda forma un meraviglioso soggetto fotografico. Il centro, vivace, giovane e dinamico è una vera attrazione per gli amanti della natura e della vacanza attiva.  I venti che soffiano sul Lago, inoltre, sono un forte richiamo per gli appassionati di vela, windsurf e sport acquatici in generale.

Giorno 2

Arco una cittadina arrampicata sulla roccia

Arco una cittadina arrampicata sulla roccia

Arco è una cittadina di origine medievale dominata dallo stupendo castello posto sulla cima della collina.

Caratteristici vicoli e stradine conducono, attraverso il centro storico, fino al Castello. Il percorso, che inizialmente costeggia le pittoresche facciate dei palazzi, si inerpica poi lungo i pendii ricoperti di ulivi.  Superate le fronde dell’Olivaia, si giunge al Castello: luogo senza tempo e testimone dell'egemonia e dell’importanza di questi luoghi in tempi passati. Ai nostri occhi si apre un panorama senza eguali: in lontananza, altre ai tetti delle case, il superbo Lago di Garda tinge l’orizzonte di blu.

Le ville e le case signorili trasmettono quel fascino di un tempo che ha reso celebre la cittadina mentre le vie e le piazze del paese, animate da ristoranti, enoteche e gelaterie, sono i luoghi d’incontro più frequentati di Arco. Oggi, Il borgo, vive un nuovo turismo, legato alle sue rocce: ritenuta la capitale italiana dell’arrampicata, è divenuta meta principale per il giovane pubblico appassionato di sport. Arco è dinamismo puro: sulla costa si pratica surf, verso l’interno trekking, arrampicata e mountain-bike. I numerosi negozi di attrezzature sportive e di abbigliamento tecnico possono esaudire le tante esigenze di una clientela variegata che qui si ritrova per vivere le esperienze più diverse.

Se le attività sono tante ed eterogenee, una è quella che accomuna un po’ tutti: godersi la serata sorseggiando un buon aperitivo seduti al tavolino di un bar.

Giorno 3

Valle di Ledro, a contatto con la natura

Valle di Ledro, a contatto con la natura

Sospesa tra il Lago di Garda e la Valle del Chiese quella di Ledro è una vivace valle verde, che sembra, sentiero dopo sentiero, raggiungere il cielo. Racchiuso a Nord e a Sud da imponenti montagne che superano i 2.000 metri, il paesaggio montano che si specchia placido nelle acque azzurre del Lago di Ledro, offre ristoro agli spiriti sportivi che trovano forza nel silenzio della natura. La Valle di Ledro è anche parte della biosfera UNESCO Alpi Ledrensi e Judicaria, nel cui ambito si trovano tredici paesini adagiati in questa cornice naturale di prati e boschi poggiata sulle sponde del Lago di Ledro.

Meta perfetta per chi sogna nuovi spazi per vivere giornate di sport all’aria aperta in luoghi poco frequentati, questa valle appartata offre la possibilità di allenare, oltre la muscolatura, anche la mente. Non può mancare, infatti, una visita al Museo delle Palafitte per capire e conoscere il profondo legame che tra uomo e natura che, da oltre 4000 anni, plasma quest’area montana.

Giorno 4

Comano dolci paesaggi rurali e una preziosa fonte termale

Comano dolci paesaggi rurali e una preziosa fonte termale

Allineati come gli alberi di un bosco, i paesini rurali della zona si adagiano placidamente ai piedi delle Dolomiti di Brenta che fanno da cornice a Comano. Cullato dal gorgoglio della sorgente termale, Comano ci accoglie come un’oasi di tranquillità e di benessere, invitando a muoversi al ritmo della natura. Passeggiando per i pittoreschi vicoli dei villaggi rurali, tra cui Rango, uno dei Borghi più Belli D’Italia, visitando le Palafitte di Fiavé, intraprendere i sentieri che si addentrano nelle foreste o attraversare i campi dorati costeggiati dai corsi d’acqua, colpiscono i numerosi reperti storici e gli edifici antichi che raccontano la storia di questa meravigliosa terra, parte della Biosfera UNESCO “Alpi Ledrensi e Judicaria”.

Che sia con gli scarponi da trekking ai piedi o in sella ad una bici oppure a tavola, esplorare Comano è un'esperienza che coinvolge tutti i sensi, perché questa zona, oltre che per le bellezze naturalistiche e i sentieri, è nota anche per i suoi prodotti tipici e per le ricette che danno corpo alla tradizione di questi luoghi. La zona di Comano racchiude come uno scrigno Fiavé, Comano Terme, Bleggio Superiore, Stenico.

Giorno 5

Tenno, tra verde selvaggio e blu mistico

Tenno, tra verde selvaggio e blu mistico

Adagiato tra uliveti, vigneti e formazioni rocciose, il comune di Tenno sorge arroccato sulle colline sopra Riva del Garda. Rivolto a Sud e immerso in una rigogliosa vegetazione, gode di una vista eccezionale sul lago osservandone, da ogni punto, lo scintillio. Le immagini di questi luoghi restano a lungo nella memoria di chi ha avuto la possibilità di visitarli.

Partendo da Riva del Garda, seguendone le pittoresche serpentine che risalgono il territorio, si raggiunge l’azzurro Lago di Tenno, posto unico che merita di certo una visita. Posto in alto, quasi a dominare il lago, Canale di Tenno, uno dei Borghi più Belli D’Italia, ci coinvolge in un viaggio nel tempo: attraverso i suoi vicoli medievali dove è possibile visitare la Mostra degli Attrezzi Agricoli.

Tenno si trova al centro della Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria. Questa riserva naturale, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, è uno scrigno di biodiversità culturale e naturalistica, inserita tra mondo alpino e mediterraneo. Non si può rinunciare a una breve escursione tra i boschi che circondano il paese o a una visita alla Chiesa di San Lorenzo e al Castello di Tenno. Tra le attrazioni naturalistiche del borgo, la visita alle cascate del Varone che, con i suoi quasi 100 metri d’altezza, affascinò il celebre scrittore tedesco, Thomas Mann.

Continuando a salire, pochi chilometri sopra il Lago di Tenno, a 765 metri sul livello del mare, si trova il Passo del Ballino che collega il Garda Trentino, con Comano Terme e le spettacolari Dolomiti di Brenta, Patrimonio Mondiale UNESCO.

Giorno 6

Dro e Drena una pagina di storia da visitare

Dro e Drena una pagina di storia da visitare

Nel Garda Trentino, tra il Lago di Garda, il Lago di Cavedine e il Lago di Toblino, sorge uno dei più antichi comuni della Valle del Sarca: Dro. Di origine preistorica, forgiato nei periodi di epoca romana e medievale, anche il borgo di Drena racconta la storia millenaria di questi luoghi.

Porte scolpite, torri, archi e stravaganti vicoli irregolari testimoniano la lunga storia di questi due paesini ricchi di attrazioni culturali e architettoniche. Si resta affascinati dal Castel Drena dalla torre merlata che ancora sembra sorvegliare e proteggere il paese dalla sua altura. Meritano una visita la chiesa sconsacrata dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro, la Torre Guaita nella frazione di Pietramurata, il ponte romano di Ceniga e la Chiesa di Sant’Abbondio.

La natura è l’elemento caratterizzante del paesaggio intorno a Dro: distese di frutteti e vigneti disegnano i verdi campi: è qui che nascono e crescono le susine di Dro, succulenta bontà a Denominazione di Origine Protetta, oltre alle uve che producono l’aromatico Vino Santo tipicamente trentino.

I millenari castagneti che crescono attorno al paese producono i famosi marroni di Drena, cibo forse, più di ogni altro, tipico della tradizione montana. Prendetevi poi il tempo per visitare il vicino paese di Braila che, con le sue case in pietra, addossate l’una all’altra, ospita una popolazione di appena 10 abitanti. Un luogo davvero indimenticabile!

Giorno 7

La Valle dei Laghi, scenari emozionanti tra laghi, grappe e vino santo

La Valle dei Laghi, scenari emozionanti tra laghi, grappe e vino santo

A nord del paese di Sarche, in un meraviglioso percorso che attraversa suggestivi scorci naturali, bellezze architettoniche e lucenti specchi d’acqua, si estende la Valle dei Laghi, tra il Lago di Garda e Trento. Nota agli estimatori dell’enogastronomia per la produzione del Vino Santo, questa vallata, così ricca di laghi, riversa tutti i suoi aromi in questo passito che, in bocca, sprigiona l’autentico sapore di questa incantevole terra.

Sono più di sette i laghi alpini che si possono scoprire, custoditi tra i massicci della Paganella e del Monte Bondone. Addentrandoci nel territorio i più noti sono il Lago di Terlago, i laghi di Lamar, il Lago di Cavedine e il Lago di Toblino. Vere e proprie oasi naturali dove sostare per rigenerarsi ammirando, in estate, anche i caldi raggi del sole tuffarsi nelle placide acque trasparenti di questi specchi d’acqua immersi nel cuore delle montagne.

Costituita da un antico alveo del fiume Adige, la Valle dei Laghi si fonde a sud con la Valle del Sarca. Piccoli borghi e insediamenti rurali sono disseminati in tutta l’area, costeggiati da ampi frutteti e i vigneti che pennellano il paesaggio con le tonalità più diverse. Un territorio affascinante e unico da vivere, a piedi o in bicicletta, lasciandosi accarezzare il volto dal vento, dolce e carico dei profumi inebrianti di questa terra.

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