Primo giorno – da Bolsena a Montefiascone

In questa prima giornata si parte da Bolsena per raggiungere Montefiascone, percorrendo un tragitto di circa 16,5 chilometri, classificato di media difficoltà. In questa tappa il paesaggio è dominato dalla presenza del lago, che accompagna lo sguardo lungo buona parte del cammino.
La prima sosta interessante lungo la via è rappresentata dal Parco di Turona, un'area boschiva suggestiva caratterizzata da numerose sorgenti d’acqua e da una natura rigogliosa.
Si raggiunge infine Montefiascone, un’affascinante località arroccata, celebre per la Rocca dei Papi e per l’inconfondibile vino Est! Est!! Est!!!, consigliatissimo provarne un calice durante l’aperitivo!
Secondo giorno – da Montefiascone a Viterbo

Il secondo giorno si procede da Montefiascone a Viterbo, attraversando uno dei territori più affascinanti del Lazio.
Il percorso si sviluppa per 17,6 chilometri e regala un’esperienza unica: lungo diversi tratti si cammina sull’antico basolato romano della via Cassia, in buona parte perfettamente conservato.
Arrivati a Viterbo, conosciuta anche come la “città dei papi” per il suo importante passato storico, si può concludere il cammino con una meritata pausa rigenerante. Degne di nota sono le Terme del Bagnaccio, antiche sorgenti termali risalenti all’epoca etrusco-romana, un ottimo modo per concludere questa seconda giornata di cammino.
Terzo giorno – da Viterbo a Vetralla

La terza giornata ci conduce da Viterbo a Vetralla, lungo un itinerario di 21,9 km, di media difficoltà e con alcuni tratti in salita.
Il percorso è particolarmente suggestivo dal punto di vista naturalistico, si attraversano infatti i monti Cimini, tra fitti boschi e scorci mozzafiato. Non mancano però anche tappe di grande rilievo storico.
Tra queste merita una sosta San Martino al Cimino, un affascinante borgo di origine medievale dove sorse un’abbazia cistercense consacrata nel 1225 di cui si consiglia una visita.
Per concludere la giornata, si suggerisce una visita al Tempio di Demetra, nei pressi di Vetralla. Un’antica cella scavata nella roccia che ospita una scultura raffigurante la dea su un trono con una patera umbilicata nella mano destra e, presumibilmente, nella mano sinistra, un fascio di spighe, anche se mancano alcune dita alla mano, per cui non è possibile dichiararlo con certezza.
Quarto giorno – da Vetralla a Sutri

Il quarto giorno si parte da Vetralla per arrivare a Sutri, affrontando un percorso di 23,9 km.
Lungo il tragitto, una delle prime tappe sono le Torri d’Orlando, antichi monumenti funerari risalenti al I secolo a.C., situati lungo il tracciato originario della via Cassia. Il loro nome richiama le leggende carolinge che, nel corso dei secoli, si sono diffuse lungo la Via Francigena in direzione di Roma.
Proseguendo si raggiunge Capranica, cittadina dalle origini etrusche, che incanta con il suo centro storico ricco di piccole chiese e palazzi antichi. Vale sicuramente la pena fermarsi alla chiesa della Madonna del Piano, al cui interno è custodita una venerata immagine della Madonna col Bambino, considerata miracolosa.
Il cammino si conclude infine con l’arrivo a Sutri, autentico gioiello del percorso grazie al suo centro storico dall’inestimabile valore artistico e culturale. Consigliata la visita al Parco Naturale Regionale, l’anfiteatro e il Mitreo.
Ultime tappe verso Roma

Per questo tragitto rimandiamo all’itinerario di tre giorni proposto dall'Associazione Europea delle Vie Francigene.