Le 10 mostre da non perdere a settembre in Italia
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Appassionati di arte neoclassica, di illustrazione, di fotografia, di grandi maestri contemporanei? Vi proponiamo 10 mostre da non perdere in tutta Italia, da Aosta fino in Sicilia. Sono piccole e grandi esposizioni, che possono essere il pretesto per un weekend fuori porta alla scoperta di città diverse dalla tua.
“ArteNumero. Gli artisti e il numero tra XX e XXI secolo”, Aosta
Uno sguardo sul panorama dell’arte degli ultimi 60 anni attraverso l’utilizzo del numero: è quello proposto al Museo Archeologico Regionale di Aosta, che ospita oltre 70 opere di importanti artisti italiani e internazionali divise in 5 sezioni (numero e tempo, numero e narrazione, numero e spazio, numero e segno/immagine, numero e aritmetica). Scoprirete un affascinante percorso trasversale che attraversa linguaggi, tematiche, pensieri della storia in cui il numero diviene un momento fondamentale di riflessione per l’artista e per l’osservatore. Ingresso a pagamento; fino al 20 ottobre.
“MOVIE ICONS. Oggetti dai set di Hollywood”, Torino
La piuma di “Forrest Gump”, la bacchetta magica di “Harry Potter”, il casco degli Stormtrooper di “Guerre stellari”, la pallottola di “Matrix”. Sono soltanto alcuni degli oggetti originali di scena, costumi e memorabilia, provenienti dai set cinematografici hollywoodiani, esposti nella fantastica mostra allestita al Museo Nazionale del Cinema, all’interno della Mole Antonelliana. Vi immergerete in un viaggio tra i generi cinematografici attraverso vere e proprie icone – come suggerisce il titolo dell’evento – che hanno plasmato l’immaginario cinematografico negli ultimi 40 anni. Il biglietto comprende anche la visita alla collezione permanente del Museo Nazionale del Cinema: se non l’avete mai visitata, è un’occasione ideale per farlo! Ingresso a pagamento; fino al 13 gennaio 2025.
“Valerio Adami – Pittore di idee”, Milano
Un pittore stimato in tutto il mondo eppure ancora poco conosciuto dal grande pubblico. È Valerio Adami, nato nel 1935 e tra i maggiori artisti italiani del dopoguerra, che potrete scoprire in una grande mostra “antologica” allestita a Palazzo Reale. La rassegna presenta oltre 70 grandi quadri e circa 50 disegni, eseguiti dal 1957 al 2023, tra i più significativi dell'opera del Maestro: suoi segni distintivi sono i grandi formati, i tratti decisi tipici della pop art, i colori accesi e piatti, il riferimento costante alla tradizione e al classicismo. Dietro a immagini apparentemente semplici è in realtà nascosta una narrazione più profonda: le opere di Adami racchiudono spesso concetti filosofici, letterari e mitologici, rappresentando l'evoluzione del pensiero occidentale. Un “pittore di Idee”, dunque, come recita il sottotitolo dell’esposizione, che mostra nelle opere come si possa essere al contempo artisti e intellettuali. Ingresso a pagamento; fino al 22 settembre.
"Canova. Quattro tempi" di Luigi Spina, Possagno (TV)
Un motivo ulteriore per visitare lo straordinario Museo Gypsotheca Antonio Canova a Possagno, il luogo che custodisce l’eredità storica ed artistica del più grande scultore del periodo neoclassico. È la mostra “Canova. Quattro Tempi”, che presenta 32 immagini in bianco e nero di grande formato scattate da Luigi Spina (1966), fotografo pluripremiato di fama internazionale. Le fotografie sono mostrate in dialogo con le opere di Canova esposte nell’Ala Gemin della Gypsotheca: “il mio proposito”, ha affermato Spina, “è di rivendicare la contemporaneità del classico, il suo essere trasversale in ogni epoca”. È come se l’arte di Canova rivivesse in uno scatto, trasmettendo l'attimo creativo dell'artista mentre plasmava la sua idea nel gesso. Ingresso a pagamento; fino al 29 settembre.
“Italia Sessanta. Arte, moda e design. Dal Boom al Pop”, Gorizia
Un decennio effervescente e controverso, quello degli Anni ‘60. Tempo di complessi mutamenti sociali e politici, ma anche di spinte creative e dell’imporsi di nuovi approcci e nuove visioni. A mutare è il modo di vivere, di abitare, lavorare, vestire, amare e gestire il tempo libero. La mostra allestita a Palazzo Attems Petzenstein di Gorizia ti permetterà di compiere un viaggio dentro quello che è uno dei grandi miti della storia recente, attraverso oggetti di design, creazioni di moda, invenzioni geniali come il telefono Grillo e la radio TS 502, entrambi di Zanuso e Sapper, i televisori Brionvega, la macchina da scrivere Valentine di Ettore Sottsass per Olivetti e molte altre icone del tempo. Ingresso a pagamento; fino al 27 ottobre.
“Sei tutta vestita di giglio…”, Torre del Lago (LU)
Alla Villa Museo Puccini di Torre del Lago “vanno in scena” i costumi delle eroine pucciniane. Nella residenza in cui il compositore visse per oltre 20 anni potrai ammirare per la prima volta gli abiti originali realizzati per le protagoniste femminili de La Bohème, Manon Lescaut, Tosca e altri capolavori, che proprio in queste stesse stanze videro la luce. Pezzi unici del mondo operistico, esemplari firmati dalla storica Casa d’Arte Cerratelli, la prima sartoria teatrale e cinematografica in Italia, e concessi per l’occasione dalla Fondazione Cerratelli, che ne ha raccolto l’eredità. L’esposizione, che prende in prestito il titolo da un celebre verso del primo atto di Madama Butterfly, è organizzata nell’ambito degli eventi per celebrare i 100 anni della scomparsa del compositore. Ingresso a pagamento; fino al 29 novembre.
Si intitola semplicemente “Louise Bourgeois in Florence” il progetto che prevede al Museo Novecento e al Museo degli Innocenti di Firenze due mostre eccezionali sull’artista francese (Parigi, 1911 – New York, 2010), tra le protagoniste assolute dell’arte del XX e XXI secolo. La prima, Do Not Abandon Me, occupa quasi per intero l’edificio delle Ex Leopoldine e presenta una rassegna di gouaches rosse con un focus tematico sul motivo della madre e del bambino: la maternità e le inquietudini ad essa correlate erano al centro della concezione che Bourgeois aveva di sé stessa. Nella seconda, allestita all’interno del complesso progettato da Filippo Brunelleschi, gli spazi del museo ospitano Cell XVIII (Portrait), un’opera di forte impatto visivo in risonanza con la storia e la collezione degli Innocenti. In contemporanea, a Bourgeois sono dedicate esposizioni anche a Roma e a Napoli. Ingresso a pagamento; fino al 20 ottobre.
“De Bestiarium Naturis. Disegni fantastici, racconti immaginari e piatti illustrati di Andrea Carlo Pedrazzini”, Pesaro
Nell’anno di Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024, tra i tanti eventi organizzati dalla città marchigiana vi consigliamo questa mostra allestita a Casa Bucci. È dedicata ad uno dei più visionari illustratori italiani, Andrea Carlo Pedrazzini (Milano, 1958), noto per i suoi lavori per le riviste storiche "Alfabeta" e "La Gola" ma anche per il Sole 24 Ore e l’Unità. Vi immergerete in un avvincente safari immaginario fra oltre 400 animali inesistenti: un gigantesco bestiario con centinaia di disegni a tratteggio e ad inchiostro di china, a cui l'artista lavora dal 2000, che si espandono in altre opere, letterarie, artistiche e multimediali. Da segnalare anche la presentazione della serie di sei piatti in grès in tiratura limitata e la colonna sonora di Leonardo Panni aka Marter che accompagna la visita. Ingresso a pagamento; fino al 20 ottobre.
“Artiste a Roma. Percorsi tra secessione, futurismo e ritorno all’ordine”, Roma
Attraverso una selezione di circa 100 opere tra dipinti, sculture e fotografie, la mostra al Casino dei Principi di Villa Torlonia documenta l’impegno artistico di molte pittrici e scultrici attive nella vita culturale capitolina nella prima metà del ‘900. Spesso esponenti di talento di molte avanguardie, sono state allo stesso tempo sottostimate e poco valorizzate da molti movimenti artistici: un motivo ulteriore per riscoprirle oggi. Ingresso a pagamento; fino al 6 ottobre.
“Francesco Diluca. Rarica”, Siracusa e Palermo
Due sedi straordinarie – il Castello Maniace di Ortigia, a Siracusa, e l’Orto botanico di Palermo – per questa mostra che Francesco Diluca (Milano, 1979) ha pensato appositamente per rendere omaggio alla Sicilia. Rarica, che in dialetto siciliano significa radice, include 30 opere tra sculture, installazioni di land art e video che parlano di interdipendenza tra esseri umani e natura, di ecosistemi, di organismi che vivono in comunità. Da non perdere la scultura subacquea installata nel mare di fronte al castello di Siracusa, visibile dalla spiaggia o… in immersione. Ingresso a pagamento al Castello e all’Orto botanico; fino al 30 settembre.